Fiction, aspiranti comparse in fila sotto la pioggia
Massiccia l'affluenza di persone a caccia di un ruolo nel film tv "Caruso" che si girerà da maggio in città
TRIESTE. I più navigati dicono che l'affluenza è davvero straordinaria. La pubblicità a quanto pare ha portato i suoi frutti e alle due del pomeriggio, fuori dal teatro Miela, la fila di aspiranti comparse per il film tv "Caruso", che si girerà a Trieste tra maggio e luglio, è davvero impressionante. Si trova praticamente di tutto. Dalla signora in pensione alla sua dodicesima esperienza, allo studente di liceo che si è fatto trascinare lì dagli amici appena dopo l'uscita da scuola. La strada verso il successo - o almeno verso una comparsata, per l'appunto - è lunga e tutta in salita, e non in senso figurato: dopo la fila in strada, sotto una pioggia battente, si entra nell'atrio del teatro dove tra uno spintone e l'altro si ritira un foglio prestampato su cui dichiarare le generalità: nome, cognome, età e peso (richiesta un po' indiscreta, a detta di più d'una signora).
Passati all'interno, la calca non diminuisce e i tre piani di scale per arrivare alla sede della produzione "Ciao Ragazzi" acuiscono la fatica dell'attesa; sulla via i flash dei fotografi cercano di catturare le espressioni dei talenti di domani, inevitabile sentirsi piccole star. Al terzo piano una signorina controlla che i dati siano in ordine: poi ci si butta tra la folla. Si sente di tutto: dalla nonna che accompagna i nipoti, al gruppo di amiche che, studentesse alla facoltà di Scienze della formazione, partecipano al casting per raccogliere un po' di soldi per le vacanze (la comparsata, dicono, dovrebbe fruttare circa 80 euro).
Guardandosi attorno, lo sguardo cade su una bambina di tre o quattro anni che striscia sconsolata il nasino su un vetro: «Sta accompagnando la mamma e il fratellino all'audizione e non ne può più di aspettare» spiega gentilmente una signora. Poco più in là, ecco invece Alessandro. «Sono in una fase di stand-by dal lavoro», spiega lui, 42 anni, al suo dodicesimo casting per comparse: «Sogno di diventare attore, ma senza le conoscenze giuste - osserva - non si va da nessuna parte». Mentre le persone vengono chiamate secondo il numero ricevuto all'entrata, iniziano a trapelare le prime indiscrezioni: «Tranquilli - spiega Luisa, 23 anni - è facile, fanno solo le foto e scherzano un po'».
Non sembra prenderla con la stessa calma la biondina poco più avanti che, alla parola "foto", tira fuori dalla borsetta mascara, rossetto e profumo e si dà una rapida sistemata. Sono ormai le quattro e mezza, la stanchezza si fa sentire e anche se la fila per entrare si assottiglia l'agitazione non accenna a diminuire. Claudio, 10 anni, confida che «sì, fare l'attore potrebbe essere una delle possibilità». Mentre la mamma, con una punta d'orgoglio, rivela che gli «hanno fatto anche il video»: a sentirla sembra essere questa un'opzione riservata a pochi. Chissà, magari potrà recitare una o due battute... Alle cinque l'occhio cade sul numero che qualcuno ha appena staccato: 660. Ore di attesa, fino a sera.
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