Fico: la verità sull'uccisione di Regeni è una questione di Stato
TRIESTE. La verità sull'uccisione di Giulio Regeni «è una questione di Stato» per la quale le istituzioni devono parlare «con una sola voce». Lo ha detto oggi venerdì 24 gennaio il presidente della Camera Roberto Fico a margine dell'evento a Montecitorio «Bartali campione Giusto», in occasione della Giornata della Memoria. Fico - che domani 25 gennaio sarà a Fiumicello alla fiaccolata per Giulio alla quale sono attesi i genitori del ricercatore rapito, torturato e ucciso al Cairo - ha auspicato che «il 2020 sia l'anno di Giulio Regeni».
«Domani sarò a Fiumicello - ha riferito Fico ai cronisti - proprio per ricordare i quattro anni dalla scomparsa di Giulio Regeni. Anche quest'anno abbiamo lavorato per giungere a delle soluzioni, che però non ci sono state perché l'Egitto non comincia nemmeno un processo, nonostante la nostra procura - che sta facendo un lavoro eccezionale - abbia iscritto nel registro degli indagati cinque ufficiali della National security egiziana. Il governo e le istituzioni devono coordinarsi per portare avanti con una sola voce questa questione che è una questione di Stato che non sarà mai abbandonata finché non otterremo i colpevoli».
«In Europa - ha ricordato il presidente della Camera - sono andato dal Presidente del Bundestag Schauble, ho portato la questione all'attenzione dell'Ue; il Parlamento europeo infatti ha poi approvato una risoluzione molto importante sull'Egitto. Quindi la questione ora è anche in Europa; questo è un passo avanti, ma dobbiamo accelerare e io spero che il 2020 sia l'anno in cui otterremo più risultati per Giulio
Regeni, in tal senso il 2020 deve essere l'anno di Giulio».
Alla domanda se l'Italia dovrebbe ritirare l'ambasciatore dall'Egitto - Claudio e Paola Regeni hanno rilanciato in questi giorni l'appello a richiamare l'ambasciatore - Fico ha replicato: «Questa non è una decisione che attiene a me, al presidente della Camera ma al ministro degli Esteri. È chiaro che è una riflessione importante perché dobbiamo avere dei risultati».
Domani 25 gennaio, nel quarto anniversario della scomparsa del ricercatore, sono previste fiaccolate in decine di città italiane - organizzate da Amnesty International Italia con varie associazioni - per tornare a chiedere verità e giustizia. Le luci gialle si accenderanno simbolicamente alle 19.41, ora in cui Giulio inviò l'ultimo Sms prima di scomparire. Una manifestazione è prevista anche a Trieste, in piazza della Borsa, organizzata da Amnesty con il Liceo Petrarca e la partecipazione del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico. Il ritrovo è fissato per le 18.45 in piazza della Borsa, dove saranno letti dei brani e un messaggio dei genitori di Giulio (che verrà letto in tutte le piazze delle manifestazioni), prima dell''accensione delle fiaccole.
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