Fiamme nel marina di Veglia, distrutte nove imbarcazioni
VEGLIA L'allarme è stato lanciato un quarto d’ora dopo le 3 di ieri, in piena notte. Inizialmente solo un po’ di fumo, poi le prime lingue di fuoco che hanno illuminato parte dell'area per il rimessaggio a secco. Quando è divampato l'incendio vero e proprio, è bastato poco per capire che avrebbe avuto conseguenze drammatiche per il marina di Ponte, sull'isola di Veglia, il più vecchio porticciolo turistico della Croazia.
Dopo pochi minuti sono giunte decine di vigili del fuoco dell'Unità professionisti di Veglia città, ma anche pompieri volontari di Ponte, che si sono messi subito all'opera dopo avere constatato come gran parte della zona per il rimessaggio a secco del marina fosse stata investita dalle fiamme. L'opera di spegnimento si è protratta per circa un’ora e ha evitato conseguenze peggiori di quelle che comunque si sono infine registrate: nove delle imbarcazioni sono andate praticamente distrutte o quasi.
La portavoce della Questura di Fiume non ha fornito molti dettagli sul rogo, limitandosi a dire che non sono ancora note le cause all'origine delle fiamme e che tutte le ipotesi possono considerarsi aperte, non esclusa quella legata al dolo. L'incendio non ha arrecato danni alle persone. La stima dei danni materiali ieri era in corso, ma è certo che le imbarcazioni distrutte o comunque gravemente lesionate, tra le quali alcune di lusso, avevano un valore minimo di svariate decine di migliaia di euro.
Quello scoppiato l’altra notte non è stato il primo incendio: il marina di Ponte, o meglio la sua stazione per il rimessaggio, era stato già in passato bersagliato da un rogo. Nel dicembre del 2012 le fiamme distrussero 20 imbarcazioni, tutte comprese tra i 10 e i 12 metri di lunghezza, di proprietà di diportisti d'oltreconfine e dislocate a una quarantina di metri dal mare. Le indagini non approdarono in pratica a nulla di concreto, mentre gli inquirenti non esclusero che l'incendio fosse stato appiccato intenzionalmente. In quella circostanza fu udita dapprima un’esplosione, dopo la quale le fiamme inghiottirono in tempi rapidi venti natanti, provocando un danno stimato attorno al milione di euro.
Ora dunque un incendio praticamente analogo ha nuovamente interessato il porticciolo vegliota, peraltro molto apprezzato per la qualità dei suoi servizi, ma la cui immagine è stata colpita da questo incidente che presenta ancora parecchi punti interrogativi.
La direzione del marina di Ponte ha preferito ieri non pronunciarsi sul drammatico episodio, rilevando che saranno gli inquirenti a dire la loro ed esprimendo la speranza che le cause all'origine del rogo siano comunque accertate in tempi possibilmente brevi.—
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