Festività di fine anno: cresciute del 20% le presenze negli hotel

Su anche il numero di visitatori nei Civici musei. Cosolini: dati incoraggianti, settore importante per l’economia

Certo il 2014 è stato «eccezionale», come lo definisce l’assessore allo Sviluppo economico Edi Kraus, per i ponti festivi caduti a fagiolo, per l’estate piovosa che ha indotto molti a sganciarsi dalle località balneari e fare qualche puntata nel capoluogo regionale, per il Giro d’Italia che ha trainato l’immagine di Trieste. In ogni caso, l’ultimo scorcio d’anno per il settore del turismo si è chiuso con un andamento che il sindaco Roberto Cosolini dice «molto incoraggiante».

Tutto da vedere se il crescendo si rivelerà rossiniano, ma resta il fatto che nel periodo delle festività natalizie, fra il mese di dicembre e la prima settimana di gennaio, l’indice di occupazione delle stanze d’albergo ha registrato un incremento medio del 20% rispetto allo stesso periodo del 2013. E molto bene su base annuale - tenuti presenti i numeri di partenza comunque modesti - sono andati i Civici musei. Ci sono insomma «tutte le premesse per lavorare bene fin da subito così da predisporre anche per questo 2015, e per le festività di fine anno, una programmazione invitante» per i turisti, tira le somme Cosolini citando le varie iniziative natalizie - dal Municipio illuminato in 3D alle altre manifestazioni - da poco concluse. Ben sapendo - parole di Kraus - che il Comune non dispone di risorse per pubblicizzare Trieste: e che occorre dunque continuare a lavorare «sulla parola delle persone, come fin qui abbiamo fatto, contando sull’accoglienza di un “sistema città” che rappresenta una grande ricchezza, e per il quale ringrazio tutti».

Questo in sintesi il bilancio tracciato ieri da Cosolini e Kraus, con l’ausilio dei dati da dicembre all’Epifania relativi a musei e hotel. Quanto a questi ultimi, il sindaco ha snocciolato qualche dato raccolto dagli operatori: per Urban e Duchi d’Aosta una media del +20% di stanze occupate, altrettanto per il Continentale a inizio gennaio, periodo in cui il Vittoria ha registrato un balzo dal 49 al 68%. Bene anche il Savoia Excelsior, con un +20% di nuovi arrivi. Ma incrementi si sono avuti anche negli hotel a 2 e 3 stelle e nei bed & breakfast. Un turismo dunque «non più episodico, ma oggetto di una strategia economica e industriale», così il sindaco, che peraltro - ha aggiunto Kraus - «ha portato fiato all’economia della città».

Su base annuale, come detto, sono saliti anche i visitatori dei Civici musei. Quelli di Storia e arte sono passati dai 315mila ingressi del 2012 ai 309mila del 2013 e ai 352mila del 2014, con 12mila visitatori a dicembre (+60% rispetto allo stesso mese del 2013); mentre per i Musei scientifici l’incremento annuale è stato del 41%, con un +19% a dicembre per il Museo di storia naturale e un +22% all’Aquario. E Miramare, chiuso a Capodanno? «Chiuso come tutti i musei statali e del resto, direi, come i grandi musei europei: lascio le polemiche ai perditempo, rilevante è piuttosto l’avvio a soluzione delle problematiche del parco», il commento del sindaco.

Da queste cifre si parte comunque per il 2015. «Non ci saranno eventi in misura così cospicua come lo scorso anno, ma qualcosa faremo»: Kraus ha ricordato ad esempio gli approdi di Costa Mediterranea che da primavera ad autunno sceglierà Trieste come home-port, con attracchi peraltro di due giorni (arrivo il venerdì mattina, partenza nel tardo pomeriggio di sabato). In programma poi «uno o due» appuntamenti nei quali la città sarà sede prescelta da aziende per il lancio di nuovi prodotti.

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