Festa “dem” al San Marco per Camerini

«La cosa che mi rallegra di più è aver lasciato una cardiologia molto avanzata che rappresenta un punto di riferimento importante non solo per Trieste e la regione ma per il nostro Paese e a livello internazionale». Il professor Fulvio Camerini non si concede all’autocelebrazione nemmeno il giorno in cui festeggia i suoi 90 anni: padre della cardiologia triestina, scienziato di fama internazionale, eletto senatore nel 1996 tra le file dei Ds-L’Ulivo nonché poi consigliere comunale per una legislatura, fino al 2006, nella stessa coalizione, continua a preferire il “noi” al vezzo dell’“io”. È arrivato al Caffè San Marco con l’inseparabile moglie Bianca per una festa di compleanno organizzata dal Pd. Presente a festeggiare il cardiologo, il gotha locale del partito. La presidente della Regione Debora Serracchiani: «Nel solco delle migliori figure espresse dalla Trieste delle professioni, Camerini ha saputo interpretare in modo esemplare il concetto di servizio alla comunità. Quando chiamato - prosegue - non esitò a impegnarsi in politica, considerando questo suo impegno una naturale prosecuzione del suo essere cittadino e per questo è tra i fondatori anche morali del Partito democratico». Il sindaco Roberto Cosolini che nel 2012 gli ha conferito la civica benemerenza dice: «Di lui oltre che la grande passione civile colpisce un tratto nella sua attività di medico e scienziato e cioè quello di aver soprattutto pensato, lavorato e agito per creare una scuola. Non tanto per eccellere come medico e scienziato, e lo ha sicuramente fatto, ma soprattutto per fare in modo che il suo insegnamento e la sua visione fossero in grado di generare un futuro, costruendo una grande squadra sia nella medicina che nella politica». Tra i volti noti a festeggiare Camerini si riconoscono quelli del senatore Francesco Russo, dell’ex segretario del Pds di Trieste Stelio Spadaro, del consigliere regionale Franco Rotelli, del segretario regionale della Cgil Franco Belci. Moltissimi gli amici di una vita, i colleghi e gli allievi. Nei suoi autorevoli novant’anni il professor Camerini ha saputo conservare una leggerezza quasi fanciullesca e commenta «Never stop learning», ovvero mai cessare di apprendere. E forse anche di sognare. Il desiderio dell’uomo che ha contribuito alla costruzione della rete scientifica del “Sistema Trieste” è che questa città sappia essere «accogliente, non conservatrice e aperta al nuovo».
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