Festa dei carabinieri, 18 encomi

Cerimonia alla “Cascino”. «Arma con 2 anime, una sul territorio e una per le missioni»
Bumbaca Gorizia 06_06_2016 GO Festa Arma Carabinieri encomi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca Bumbaca Gorizia 06_06_2016 GO Festa Arma Carabinieri encomi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 06_06_2016 GO Festa Arma Carabinieri encomi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca Bumbaca Gorizia 06_06_2016 GO Festa Arma Carabinieri encomi © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Sono stati 18 i carabinieri dell’Isontino distintisi in servizio a cui sono stati consegnati i riconoscimenti di merito. La cerimonia è avvenuta ieri mattina in occasione della tradizionale festa per i 202 anni di fondazione dell’Arma.

Dopo lo schieramento dei reparti sulla piazza d’armi della caserma “Cascino” di via Trieste e la posa della corona di alloro ai piedi del monumento ai caduti, i 15 militari della territoriale e i 3 del 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” sono stati chiamati a ritirare il diploma di merito. Al maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza Ferruccio Porta è andato l’encomio solenne per essere stato determinante nell’ambito di una complessa e prolungata attività d’indagine su territorio nazionale ed estero che ha portato a sgominare un’attività criminale su vasta scala dedita al traffico di sostanze stupefacenti e al trasferimento fraudolento di beni. Per la stessa operazione che si è conclusa con l’esecuzione di misure restrittive nei confronti di 71 persone e con il sequestro di stupefacenti e armi da guerra per un valore di oltre 3 milioni di euro, al maresciallo capo Michele Brugnizza è stato invece consegnato un encomio semplice.

Identico riconoscimento è andato al brigadiere Marco Innocenzi e al carabiniere Giuseppe Dellisanti per aver salvato a Ronchi dei Legionari un’anziana rimasta intrappolata in un’abitazione invasa dal fumo di un incendio. Encomi semplici sono stati poi dati al capitano Robert Irlandese, ai marescialli asups Guglielmo Occhipinti e Fabio Caporale, ai marescialli capo Rochi De Donatis, Gian Paolo Russo, Andrea Ragni e Giuseppe Di Sabatino, al brigadiere capo Antonio Di Iorio e ai brigadieri Stefano Ambrosi e Fabio Gaggiola per la complessa indagine che nel gennaio 2013 ha portato all’arresto del responsabile di un efferato omicidio. Per essere riuscito a disarmare una giovane che in evidente stato di alterazione psichica minacciava di suicidarsi con un coltello si è meritato lo stesso riconoscimento anche l’appuntato scelto Aurelio Preite. E l’encomio semplice del comandante del contingente nazionale Resolute Support Mission-Train Advise Assist Command West di Herat è andato pure all’appuntato scelto Maurizio Di Summa. Infine, al maresciallo capo Sergio Menis e al maresciallo ordinario Riccardo Sciò sono stati tributati gli elogi del comandante della Train Advise Assist Carabinieri Task Force Iraq. Accompagnato dal tenente colonnello Antonino Minutoli, il colonnello Patrizio La Spada, comandante del 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”, ha ricordato che dall’anno della sua fondazione l’Arma “continua a rappresentare per le istituzioni e per la comunità nazionale un solido punto di riferimento”. Rivolgendosi agli ospiti presenti nella caserma di via Trieste, ha poi ricordato le due “anime” dei carabinieri: quella dell’organizzazione territoriale, vicina alla gente per la sua capillarità, e quella del reggimento, proiettata verso gli scenari internazionali per “portare speranza di pace e stabilità in terre martoriate da conflitti”. «Siamo convinti – le parole di La Spada – di aver fatto del nostro meglio, ottimizzando risorse e mezzi a disposizione, per garantire sicurezza». Un particolare pensiero è stato infine rivolto ai colleghi Fabrizio Spagnoli e Raffaele Fiori, scomparsi nel corso di quest’anno. Stefano Bizzi

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