Festa all’orto botanico con gli alunni di Romans

ROMANS. «È importante celebrare la ricorrenza di San Martino, per mantenere vive le nostre radici e il legame con nostro passato e i nostri avi, che dalla terra e dai cicli del tempo traevano il loro vitale sostentamento». Lo ha ricordato il sindaco di Romans, Davide Furlan, presente alla festa, così come lo ha fatto inizialmente presente ai ragazzi anche Germano Pupin, presidente del gruppo di ricerca “I Scussons”, che ha organizzato il tradizionale appuntamento con gli alunni delle scuole primarie di Romans. Appuntamento seguito da molti genitori, che come le precedenti edizioni si è tenuto nell'orto botanico di Elvio Michelag, in via San Martino, lungo la vecchia strada delle Forchiattis, che da Romans porta nella frazione di Fratta. Hanno collaborato alla manifestazione alcuni componenti della squadra comunale della Protezione civile e del gruppo alpini di Romans, che hanno offerto le castagne arrostite sul posto, mentre anche stavolta erano presenti due rappresentanti del Corpo forestale regionale, unità territoriale di Gorizia, il maresciallo Tarcisio Drosghig, pure lui brevemente intervenuto per salutare i ragazzi, assieme all'appuntato Luigi Barbana.
Sotto l'aspetto meteo, a Romans la giornata di San Martino non si era presentata nel migliore dei modi, qualche goccia di pioggia nel primo mattino, poi come per incanto, quasi volesse onorare l'estate a cui si richiama il Santo, il cielo si è via via rasserenato permettendo ai ragazzi di uscire di scuola e raggiungere l'orto botanico.
Dopo il saluto di Pupin e l'intervento del sindaco, i ragazzi, diretti da un'insegnate, hanno intonato alcuni brani dedicati a novembre e alla ricorrenza di San Martino, che chiude l'annata agricola, dopodiché si può trarre un bilancio di quanto la terra ha voluto concedere.
La festa è proseguita quindi per i ragazzi, gustando le castagne offerte a tutti i presenti, prima del ritorno a scuola e l'arrivederci a San Giuseppe, sempre nell'orto botanico.
Edo Calligaris
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