Ferrovie, linea Trieste-Monfalcone a binario unico fino al 21 agosto

TRIESTE Un mese e mezzo di lavori a partire da domani. La tratta ferroviaria Trieste-Monfalcone funzionerà a binario unico a senso alternato. Per la gioia, si fa per dire, di pendolari e turisti. Il cantiere si è reso necessario dopo il deragliamento nei pressi del Bivio di Aurisina di un treno regionale il 22 giugno scorso a causa del materiale franoso finito sui binari.
«Per consentire il completamento dei lavori di Rete ferroviaria italiana per il consolidamento del costone roccioso nei pressi di Bivio d’Aurisina, la circolazione ferroviaria da questa stazione verrà sospesa sul binario lato monte, in direzione di Trieste Centrale, dalle 9 di mercoledì 8 luglio fino a venerdì 21 agosto», comunica con una nota Rfi (Rete ferroviaria italiana). Da domani, quindi, il traffico ferroviario si svolgerà a senso alternato sul binario lato mare, quello normalmente utilizzato da Trieste in direzione Udine e Venezia. Il binario unico creerà inevitabilmente alcuni disagi alla circolazione dei treni.
«Per questo motivo il programma dei treni potrebbe subire cambiamenti e saranno possibili modifiche d’orario e sostituzioni con bus – mette le mani avanti Rfi –. Si consiglia di verificare, prima della partenza, le variazioni relative al proprio viaggio sui canali web del Gruppo Fs Italiane, negli uffici informazioni, assistenza clienti e biglietterie».
Trenitalia, inoltre, attiverà il servizio di “customer care” (tradotto: assistenza alla clientela) nelle stazioni di Monfalcone e Cervignano, e potenzierà quello di Trieste Centrale. La notizia ha già messo in allarme i pendolari, con i vari comitati inondati di richieste di informazioni visto che i cambiamenti sono già previsti per domani mattina.
«Ben vengano i lavori e la messa in sicurezza della tratta– spiega Andrea Palese del Comitato pendolari Alto Friuli –. La cosa assurda sono le comunicazioni così ravvicinate che mandano nel panico i viaggiatori che non possono programmare con tranquillità i loro spostamenti». È anche vero che attualmente, a causa dell’emergenza Covid, i treni regionali viaggiano semivuoti. «Visto il periodo potrebbe essere un problema per i turisti che vanno a visitare Miramare o Trieste, e anche per il traffico ferroviario del porto di Trieste», aggiunge Palese.
Resta il fatto che i lavori, dopo l’imprevisto deragliamento del 22 giugno, andavano fatti con urgenza. Protagonista del fattaccio il regionale 20989 (Etr 563) proveniente da Udine, con a bordo 22 passeggeri rimasti fortunatamente illesi. Il treno viaggiava in direzione Trieste a velocità ridotta visto che aveva appena lasciato la Stazione di Bivio d’Aurisina. Erano le 18.40. Il macchinista, non appena si è accorto della presenza del cumulo di sassi sulla ferrovia, ha tentato di frenare. Ma l’impatto con i detriti è stato inevitabile e le prime due ruote della carrozza di testa sono uscite dai binari finendo sulla massicciata. Uno “sviamento” che ha comportato seri danni alla vettura, ma per fortuna appunto nessuna conseguenza per i 22 passeggeri. —
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