Ferriera, rilasciata l'Autorizzazione ambientale
TRIESTE È stata rilasciata alla Siderurgica Triestina un'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) di nuova generazione per la Ferriera di Servola, a Trieste, che sostituisce la precedente e pone vincoli alle singole emissioni, determinati in base alle migliori tecnologie disponibili, fissazione di valori-obiettivo e la possibilità di rivedere ogni anno l'Aia, in base al raggiungimento degli obiettivi fissati. Se non saranno rispettati stringenti parametri ambientali, da oggi adottati, verrà determinata una riduzione della produzione industriale.
In considerazione dell'adozione, prevista per la prima volta, della "Valutazione di impatto sulla Salute" (Vis), alla proprietà vengono imposte prescrizioni più rigorose. Il lavoro istruttorio per il rilascio dell'Aia da parte della Conferenza dei servizi si è sviluppato tra giugno e dicembre 2015, con la partecipazione della Regione Friuli Venezia Giulia e di Arpa Fvg, della Provincia e del Comune di Trieste, dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n.1 Triestina, dei vigili del fuoco, dell'Acegas e della proprietà.
Agli interventi strutturali in atto nell'impianto siderurgico dovranno corrispondere nella stazione di monitoraggio dell'Arpa valori soglia di qualità dell'aria (Pm10) non superiori a 40 microgrammi per metrocubo (g/m3) come media sui 12 mesi precedenti e 70 g/m3 come media delle 24 ore da non superare più di 35 volte sempre nei 12 mesi precedenti, mentre l'individuazione del benzopirene è posta a un nanogrammo per metrocubo (ng/m3) quale media sui 12 mesi precedenti.
Nei punti di monitoraggio delle deposizioni al suolo lungo il perimetro della Ferriera viene posto un obiettivo di polverosità su base mensile non superiore a 500 milligrammi per metroquadrato al giorno (mg/m2/giorno). Nelle altre stazioni di rilevamento il limite mensile di polverosità è fissato a 250 mg/m2/giorno e quello medio sui 12 mesi a 140 mg/m2/giorno.
Tutti questi valori-obiettivo, viene prescritto nel rilascio dell'Aia, saranno verificati e aggiornati già nel 2017, nonostante l'Autorizzazione venga rilasciata per un periodo di dieci anni, come impone la legge. L'azienda dovrà inoltre produrre uno studio per la determinazione delle principali sorgenti di odori presenti nell'impianto e per la valutazione dell'impatto olfattivo, nonché uno piano di risanamento acustico nell'arco di due anni e mezzo.
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