Ferriera, in bilico la sorte della centrale Elettra
È in vendita da tempo Elettra, la centrale elettrica da 170 megawatt che fornisce energia alla Ferriera di Servola e che si trova all’interno del perimetro dello stabilimento. Quella che sembrava però essere la soluzione più logica della questione, e cioé il suo acquisto, come del resto era stato anche ipotizzato, da parte del Gruppo Arvedi che attualmente attraverso Siderurgica Triestina è proprietario della stessa Ferriera, molto probabilmente non si realizzerà. «È una centrale da 170 megawatt, ma a noi ne bastano 20 o 30 - ha affermato lo stesso cavalier Giovanni Arvedi nel corso dell’intervista rilasciata a Cremona al Piccolo - Ho localizzato in Germania due o tre turbine inutilizzate: le farò recuperare e trasferire a Trieste». Dichiarazioni che hanno sollevato non pochi timori in particolare tra i 25 dipendenti di Elettra e le loro famiglie.
«Tra Elettra e Siderurgica Triestina - specifica Michele Piga, segretario provinciale Filctem, il sindacato elettrici della Cgil - è stato firmato un accordo commerciale che ha vigore fino al 31 dicembre 2015. Poi non sappiamo esattamente cosa accadrà, ma di certo se rimarrà in funzione l’area a caldo, la Ferriera avrà bisogno della centrale. Riguardo alla potenza, quelle dichiarazioni significano poco o nulla. Per fare un paragone, si può anche voler passare dalla Ferrari alla Cinquecento, essenzialmente per ridurre i costi, ma anche la Cinquecento non ha solo un motore, ma la carrozzeria e vari accessori. Non bastano dunque due turbine meno potenti, c’è bisogno di caldaie, generatori, compressori, alternatori e strutture varie. Si tratterebbe dunque di dover costruire una nuova centrale».
Elettra, costruita da Ansaldo Energia nel 2000 e funzionante dall’anno seguente, è tuttora proprietà di Alix partners, fondo inglese con investimenti ramificati in tutto il mondo. Elettragroup, che controlla anche un’altra centrale, nel sito siderurgico di Piombino e di cui è presidente del consiglio di amministrazione Luca Ramella, a causa della sua situazione debitoria è stato avviato alla procedura concorsuale. La situazione dovrebbe definitivamente chiarirsi a primavera. Elettra è stato l’elemento cruciale che ha ritardato le trattive per l’acquisto della Ferriera da parte di Arvedi dall’amministrazione straordinaria della Lucchini. Dapprima infatti ha dovuto essere risolta la questione del cosiddetto Cip6. Quindi è stato necessario attendere che il pool degli istituti creditori di Elettra formato da cinque banche di cui tre estere con capofila il Banco di Bilbao desse il via libera all’accordo con Siderurgica Triestina (gas di risulta del processo produttivo della Ferriera a fronte della fornitura dopo la trasformazione del fabbisogno energetico dello stabilimento siderurgico) che però scadrà già a fine anno.
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