Ferriera, il sindaco: "Voglio risposte, situazioni intollerabili"
«Ho inviato una diffida alla proprietà della Ferriera, invitandola a porre in atto tutte le misure adeguate per contenere le emissioni dai loro impianti nei limiti di legge. Sono passate più di due settimane da quel giorno e non ho ancora ricevuto la minima risposta su situazioni che ritengo non tollerabili. Spero che il gruppo Lucchini collabori; in caso contrario prenderò le misure previste dalla legge sanitaria».
Lo ha dichiarato ieri il sindaco di Trieste Roberto Cosolini che non ha avuto remore a parlare di «misure estreme». In sintesi, della chiusura attraverso un’ordinanza dell’impianto siderurgico di Servola.
«L’ingegner Umberto Laureni, assessore all’ambiente, mi ha confermato che gli impianti della Ferriera sono obsoleti, ma ha anche aggiunto che un’accurata e puntuale manutenzione consentirebbe un funzionamento migliore, privo delle emissioni segnalate due settimane fa e martedì scorso dai tecnici dell’Arpa e dalla popolazione dei rioni attigui alla cokeria e agli altri impianti. In Municipio - aggiunge Cosolini - arrivano ogni giorno lettere di cittadini che sollecitano puntuali e drastici interventi comunali: la legge li prevede in base a quanto deve emergere dalle rilevazioni degli organi tecnici. Se le misure e le rilevazioni confermeranno nero su bianco che quanto è accaduto anche di recente è nocivo per gli abitanti di Servola e di altri rioni limitrofi, prenderò le misure adeguate».
«Non vorrei arrivare all’estremo», dice anche l’assessore comunale all’ambiente Umberto Laureni. «Da quanto sta emergendo lo stabilimento dovrebbe essere gestito in modo diverso. La fabbrica è in là con gli anni ma esistono aerei costruiti nel 1980 che oggi volano tranquillamente e trasportano migliaia di passeggeri senza alcun problema. È sufficiente che le revisioni, i controlli e le sostituzioni dei pezzi potenzialmente usurati, seguano le manutenzioni programmate. Accade questo per la Ferriera?»
Laureni ha anche annunciato che tutti i dati che la Ferriera finora comunicava unicamente all’Arpa, verranno anche inviati al Comune che li renderà pubblici sul web, in dettaglio attraverso la “rete civica”. Le associazioni ambientaliste a breve scadenza assumeranno il ruolo di interlocutori istituzionali dell’amministrazione comunale; verrà organizzata in autunno una conferenza provinciale sulla salute in città. Inoltre anche gli operai dello stabilimento siderurgico saranno sentiti dall’amministrazione per comprendere quali sono le procedure di sicurezza a cui devono attenersi nella gestione degli impianti. «Andrò io stesso a parlare con loro», ha detto Laureni. Va aggiunto che l’assessore ha ribadito che le verifiche delle emissioni provenienti dalla cokeria e a da altri impianti devono essere tutte affidate al controllo pubblico, non a una società privata che usa il gas della ferriera.
Attualmente solo tre centraline che monitorano la qualità dell’aria e misurano le emissioni inquinanti, non sono gestite dall’Arpa: sono quelle di via Pitacco, di via Svevo e di Muggia di proprietà di Elettra Produzione srl, una società autonoma che nulla a che vedere con la Lucchini. Sono state fatte installare nel 2002 come prescrizione nel decreto di Valutazione di impatto ambientale di Elettra, la centrale elettrica turbogas.
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