Ferriera, il sindaco sfida l’Arpa: «Sarò io a monitorare Servola»

Dipiazza conferma l’acquisto di una centralina mobile e la volontà di «chiudere quel cancro». Poi attacca il Gruppo Arvedi: «Hanno mancato di rispetto verso di me. Potrebbe costargli cara
TRIESTE «Dobbiamo chiudere questo cancro al centro della città e stiamo facendo di tutto perché ciò accada». È ormai battaglia senza esclusione di colpi tra Roberto Dipiazza e Giovanni Arvedi. Il sindaco ha risposto ieri con un manrovescio alle due sberle ricevute nel giro di due giorni prima da Siderurgica Triestina (St) sulle richieste inviate alla società che gestisce la Ferriera di Servola e che non hanno avuto risposta e poi dall’Arpa sull’intenzione annunciata dal Comune di voler effettuare controlli in proprio sulle emissioni.
 
L’amministratore delegato di St, Antonio Lupoli in una lettera evidentemente condivisa con Arvedi aveva prospettato addirittura l’abbandono dello stabilimento di Servola in caso di iniziative che tendessero a modificare gli accordi già raggiunti tra le parti e minacciato richieste di risarcimento danni e azioni legali in relazione ad affermazioni del sindaco stesso. «Si è trattato di una mancanza di rispetto nei confronti del sindaco che gli potrebbe costare cara», ha contrattaccato con parole durissime ieri Dipiazza ai microfoni di Raitre.
 
 
Controlli sulla Ferriera: l’Arpa diffida il Comune di Trieste
Un interno dello stabilimento di Servola
 
 
Nel corso dell’incontro che si è svolto ieri mattina in municipio con i vertici dell’Arpa e cioé il direttore Luca Marchesi e il dirigente Franco Sturzi e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dei comitati di cittadini (erano presenti Alda Sancin di NoSmog, Barabara Belluzzo e Fabio Catalan del Comitato 5 dicembre e Giorgio Cecco di FareAmbiente), Dipiazza ha confermato la propria intenzione di acquistare centraline per monitorare direttamente le emissioni (in realtà si tratterebbe di un’unica centralina mobile) e di farsi affiancare da un tecnico che gli permetta di raccogliere e interpretare i dati raccolti. «Non mi fido più di nessuno - ha affermato stizzito - adesso le rilevazioni le faremo noi e le esamineremo noi. Perché oltretutto - ha aggiunto - fino a poco più di un mese fa i dati li verificava la stessa Siderurgica Triestina, cioè il controllato era il controllore». L’intento di delegittimazione dell’Arpa in questo modo è risultato totale.
 
L'incontro era stato fissato «per chiarire alcuni punti relativi alla rilevazione di dati sugli sforamenti non adeguatamente comunicati, e per fornire delucidazioni su altri aspetti inerenti all'inquinamento acustico, alle procedure di segnalazione e agli iter sanzionatori», ha riportato un post su Facebook del sindaco.
 
 
 
Ma le risposte date dall’Arpa su queste questioni non sarebbero state considerate esaudienti. «Vogliamo tutelare i cittadini di Servola - ha ribadito ieri Dipiazza - abbiamo idea di chiudere questo cancro al centro della città. È indispensabile arrivare a una data definitiva di chiusura dell’area a caldo». «Visto che la tensione sociale in città sulla questione Ferriera è molto forte - hanno ribadito ieri dallo staff del primo cittadino - il sindaco ritiene opportuno avere dati diretti. Ad essere acquistata - è stato però specificato - sarà soltanto una centralina mobile. Se anche questa confermerà i dati rilevati dall’Arpa, logicamente se ne prenderà atto».
 
 
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Una veduta della Ferriera di Servola
 
 
L'Arpa ha ribadito che «la legge attribuisce in via esclusiva proprio ad Arpa il ruolo di validatore indipendente del dato ambientale nei processi di governance pubblica. Ciò proprio per garantire la terzietà delle misure rispetto a quanto viene prodotto dalle parti in causa. Autorevolezza e terzietà dell'Agenzia si fondano sull'elevato livello di competenza tecnico-scientifica dei suoi operatori, su tecnologie sofisticate ed evolute, su sistemi di gestione certificati e accreditati e sul continuo confronto con la comunità scientifica nazionale e internazionale. Altri dati ambientali, diversamente prodotti - ha ammonito il direttore Marchesi - possono completare il quadro conoscitivo ma, configurandosi necessariamente come dati di parte non possono presentare requisiti di ufficialità a sensi di legge, né essere posti a base di prescrizioni o altre decisioni.
 
L'Agenzia - ha concluso la nota - prosegue nel proprio lavoro con il consueto impegno, a supporto del Comune e di tutti i soggetti coinvolti, e a garanzia di cittadini e Istituzioni, nella certezza di aver avviato sull'area di Servola un opera di monitoraggio e controllo all'avanguardia e allineata ai più avanzati standard tecnico scientifici».
 
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