«Ferriera, il Comune adotti un piano acustico»
Il Comune di Trieste deve dotarsi di un piano acustico. È l’avviso volato ieri da un lato all’altro di piazza Unità: la Regione ricorda all’ente locale la necessità di preparare lo strumento per la lotta all’inquinamento sonoro, in un nuovo capitolo del confronto sulla Ferriera di Servola.
Al di là del tono tecnicamente asettico con cui la Regione comunica l’avvenuto avviso, sembra difficile poter staccare il valore politico del messaggio, visto che da mesi il Comune invia all’ente regionale documenti e richieste volte a limitare la produzione della Ferriera, rivedere l’Aia e via dicendo.
Si legge nel comunicato dell’Agenzia regionale: «La Regione, tramite una lettera inviata dall’assessore all’Ambiente Sara Vito al sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, ha sollecitato l’amministrazione cittadina a dotarsi nel minor tempo possibile di un Piano comunale di classificazione acustica (Pcca) oppure a valutare la possibilità di adottare un Piano stralcio della classificazione acustica con riferimento alla sola area di Servola».
L’inquinamento acustico continua a essere uno dei fronti problematici del rapporto della fabbrica con il quartiere. Spiega la Regione: «Secondo l’amministrazione regionale questo strumento (il piano ndr) è infatti fondamentale per affrontare con chiarezza il problema dell’inquinamento acustico, in particolare in prossimità della Ferriera di Servola, attraverso una condivisione istituzionale delle scelte strategiche».
La lettera non manca poi di ricordare che il piano acustico triestino non risponde all’appello ormai da quasi quattro anni: «In assenza del Pcca, che in base alla normativa avrebbe dovuto essere adottato entro il 25 marzo 2014, la Regione è costretta ad imporre allo stabilimento siderurgico l’osservanza di limiti acustici “transitori”.
Un’azione che verrà comunque attuata dalla Regione attraverso una serie di provvedimenti a tutela del benessere psicofisico della comunità servolana, ma che rischia di dare origine a contenziosi con l’azienda». Questa la conclusione: «Come evidenziato nella missiva, secondo la Regione il Comune avrebbe tutti gli elementi necessari per adottare il Pcca, ma in caso contrario l’amministrazione regionale è pronta a mettere a disposizione i propri uffici per fornire il supporto necessario». g.tom.
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