Ferriera-Arvedi, il 29 tappa a Roma

Convocata la Conferenza dei servizi con enti, ministeri e Siderurgica Triestina sulla cessione del complesso

Nell’occasione ci sarà una sedia in più. Per un attore protagonista in più. Il 29 agosto a Roma la Siderurgica Triestina - la srl al 100% di Finarvedi - si accomoderà allo stesso tavolo, con all’ordine del giorno il tema Ferriera, a cui parteciperanno i ministeri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente, delle Infrastrutture e dei trasporti e del Lavoro, la Regione Fvg, il Comune, la Provincia e l’Autorità portuale di Trieste. Sostanzialmente gli stessi soggetti che il 30 gennaio scorso si ritrovarono nella capitale, a Villa Madama, per firmare l’Accordo di programma quadro che prevede un investimento complessivo di 72 milioni di euro, di cui 57 pubblici, per il risanamento e il rilancio produttivo non solo dell’area di Servola su cui è insediata la Ferriera ma anche dell’intero comprensorio Ezit. Partito da quel primo tassello, fra dieci giorni il percorso si aggiornerà: «Il 29 agosto prossimo - fa sapere la presidente della Regione, Debora Serracchiani - è stata convocata la Conferenza dei servizi a Roma che inizierà a trattare la chiusura dell’Accordo di programma per la disciplina degli interventi relativi alla riqualificazione delle attività industriali e portuali e del recupero ambientale dell’area di crisi industriale complessa di Trieste, definendo le valutazioni relative alla cessione della Ferriera di Servola».

L’annuncio della governatrice arriva a seguito della convocazione giunta da Roma ai soggetti coinvolti, a dieci giorni dalla determinazione del Ministero dello Sviluppo economico dello scorso 8 agosto, quando il Commissario delle imprese del gruppo Lucchini in amministrazione straordinaria, Piero Nardi, era stato autorizzato a stipulare con Siderurgica Triestina (il cui amministratore unico è Francesco Rosato, ex direttore della Ferriera ed ex consulente del Comune), emanazione appunto del gruppo Arvedi, il preliminare di vendita relativo al complesso della Ferriera. Il tutto, dopo la presentazione dell’offerta vincolante d’acquisto da parte della Siderurgica Triestina, l’esame della stessa da parte di Nardi, la trasmissione degli atti al Comitato di sorveglianza e il parere del ministero. Confermando il via libera alla stipula del contratto, il Ministero dello Sviluppo economico aveva anche reso noto come la società concessionaria si impegna, con l’acquisto, a sottoscrivere l’accordo di programma per la disciplina degli interventi di riqualificazione delle attività e del recupero ambientale dell’area.

L’atto del 30 gennaio scorso era stato siglato, quel giorno, con l’unica eccezione dell’Autorità portuale, che l’aveva firmato successivamente dopo aver sollevato varie obiezioni. A Roma, sette mesi fa, era stato inviato dalla Torre del Lloyd l’ormai ex segretario generale facente funzioni Walter Sinigaglia che, in collegamento telefonico con Marina Monassi, era stato protagonista di una sorta di balletto a suon di tentativi di modifica del testo suggeriti dalla presidente dell’Ap. Per l’ente di via von Bruck chi presenzierà, il 29 agosto, a Roma? Monassi parteciperà?

Fra interventi di risanamento ambientale e investimenti si tratta di 172 milioni di euro totali, evidentemente con intervento da oltre 100 milioni del gruppo Arvedi, tra 2014 e 2016: azioni finalizzate a costruire il futuro produttivo e occupazionale del sito. Serracchiani aveva già espresso apprezzamento verso il viceministro Claudio De Vincenti e i tecnici per i tempi «largamente inferiori a quelli previsti per legge» nell’iter: «Il procedere rapido e costante delle fasi del subentro alla Ferriera di un soggetto industriale come Arvedi - ribadisce la presidente della Regione - non era scontato. Ma stiamo cominciando a vedere i frutti del lavoro complesso e delicato che abbiamo fatto fin qui, e che intendiamo portare fino in fondo, perché la posta è straordinariamente importante, non solo per Trieste e per la regione, ma anche per la stessa siderurgia nazionale».

Guardano all’incontro del 29 con comprensibile interesse i sindacati: «Sono piccoli ma importanti passi avanti - afferma Umberto Salvaneschi (Fim-Cisl) -, si continua nel percorso avviato». I rappresentanti dei lavoratori attendono, nel contempo, segnali dalla Siderugica Triestina: «Stiamo aspettando la convocazione per le consultazioni sindacali sul tema occupazionale. Riteniamo arriverà in pochi giorni». Così, Christian Prella (Failms): «Vediamo di buon occhio un avanzamento dei lavori, ma attendiamo di conoscere i contenuti di questo accordo. Vogliamo sapere esattamente cosa prevede e avere garanzie occupazionali».

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