Ferriera, arrivano le norme anti-spolveramenti
TRIESTE La Regione Fvg corre ai ripari contro gli spolveramenti della Ferriera di Servola. L’assessore all’Ambiente Fabio Scoccimarro ha diramato ieri un “vademecum” che l’azienda dovrà seguire per evitare nuovi episodi: «Solo due settimane fa si è verificato un importante episodio di spolveramento dai parchi fossili e minerali e oggi (ieri ndr) i miei uffici hanno inviato nuove prescrizioni che vanno a integrare l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per prevenire questi eventi”».
Con queste parole Scoccimarro introduce agli aggiornamenti dell’Aia. «Avevo preannunciato misure urgenti – ricorda – e così è stato: due giorni dopo l’episodio ho convocato i vertici della Direzione centrale Ambiente e di Arpa Fvg che si sono messi al lavoro per redigerle con celerità, soprattutto in previsione di nuove allerte meteo della Protezione civile. Ciò – precisa l’assessore – fintantoché non verrà realizzata la copertura dei parchi prevista dall’Accordo di programma o la società deciderà di chiudere l’area a caldo».
La nota Arpa Fvg del 22 agosto, sulla quale si basa l’integrazione dell’Aia del 24 agosto della Direzione centrale Ambiente e Energia, richiede di attuare subito l’intervento migliorativo. «In presenza di eventuali allerte meteo, il sistema di irrorazione deve – dispone la nota – essere mantenuto attivo senza le pause attualmente previste e devono essere assicurate le attività di bagnatura e pulizia del manto delle strade e dei piazzali pavimentati, estendendo l’attività a quelle aree dove è evidente la presenza di polveri sul suolo».
Entro 45 giorni dalla ricezione delle prescrizioni, la società dovrà poi «ampliare con l’aggiunta di idonei agenti aggreganti e il sistema di irrogazione» e limitare e regolare «la presenza di coke, carbone e minerali nell’area di retrobanchina dedicata alla logistica».
Infine, entro 120 giorni l’integrazione della Regione chiede che venga «definita una regolamentazione dell’utilizzazione dei parchi minerali e fossili nel periodo estivo, quando sono più probabili i fenomeni del vento di caduta, finalizzata alla riduzione della superficie di esposizione dei cumuli; va realizzata inoltre la pavimentazione delle aree attualmente ancora a terra battuta dove si verificano depositi di polvere di carbone e/o minerali» .
Da parte sua l’azienda si limita a far sapere di aver preso nota degli aggiornamenti. —
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