Ferriera, a Trieste match senza guantoni tra proprietà e sindaco

Dura nota della Siderurgica Triestina: "L'accordo rischia di saltare. Pronti ad azioni legali"
Una veduta della Ferriera di Servola
Una veduta della Ferriera di Servola

TRIESTE Le parti devono «astenersi dall' adozione di comportamenti contrastati con la regolamentazione convenzionale» e, «laddove le condizioni originarie dell'accordo fra le parti abbiamo a modificarsi» e dunque «il piano finanziario originariamente presentato debba essere revisionato ovvero, nell'ipotesi limite, nella quale le originarie condizioni presupposte vengano meno e l'investimento diventi insostenibile sul piano finanziario, l'accordo sia risolto». È un passaggio della lettera che Siderurgica Triestina ha inviato al sindaco di Trieste Roberto Dipiazza in risposta alle richieste sull'attività della Ferriera, alcuni giorni fa.

La lettera è stata inviata al sindaco, ai ministri dell' Ambiente, Gian Luca Galletti, e dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, alla presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani e al commissario Autorità Portuale di Trieste Zeno D'Agostino.

 

 

Per quanto riguarda le richieste dell'amministrazione comunale - entro 10 giorni i dati di produzione mensile della ghisa da novembre 2015 a oggi, il numero degli sforamenti giornalieri della cokeria; interventi di risanamento acustico dello stabilimento entro il 31 gennaio 2017 (e non 30 mesi come previsto dalla Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Regione); costituzione di un Nucleo Operativo composto da Comune, referente per Comitati e Associazioni Ambientaliste, «tecnico referente» della proprietà sull' inquinamento - l'azienda precisa che l'attività produttiva «è svolta sul presupposto sia dell'accordi di programma del 30 gennaio 2014 e del 21 novembre 2014», cui rimanda.

Siderurgica Triestina, inoltre, sottolinea il «consistente investimento» fatto negli impianti di Servola sulla base del rinnovo dell'A.I.A. e di altri atti. La lettera, firmata dall'amministratore delegato, Antonio Lupoli, si chiude sostenendo che l'azienda non esiterà «a ricorrere a tutte le opportune azioni di tutela per i danni, anche all'immagine, che venissero ingiustamente provocati alla nostra attività ed ai nostri dipendenti, riservandoci altresì di agire per i pregiudizi che sono già stati determinati dalle dichiarazioni rese alla stampa, ferma restando la nostra piena disponibilità al confronto collaborativo».

Immegiata la replica del sindaco Roberto Dipiazza: «Strano tutto questo livore alla semplice richiesta di chiarimenti e su punti discussi con la Proprietà dello stabilimento siderurgico di Trieste, al tavolo convocato lo scorso 21 luglio dall'Amministrazione comunale alla presenza dei Comitati dei cittadini e Associazioni ambientaliste».

 

 

A rendere ancor più incandescente il clima attorno alla Ferriera, ecco alcuni clamorosi "sbuffi" levatisi proprio oggi, venerdì 5 agosto, dallo stabilimento siderurgico, che hanno letteralmente oscurato il cielo per alcuni minuti. Si tratta - a dire il vero - di nuvole di polvere annunciate nei giorni scorsi ufficialmente dalla stessa Siderurgica Triestina, dovute a operazioni programmate di manutenzione. Ciò non toglie che l'impressionante "nebbia" rossastra visibile a distanza abbia allarmato la popolazione e scatenato una violenta ondata di disapprovazione sul web.

 

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