Fermato mezzo con 12 passeggeri al Lisert: il conducente era senza licenza
MONFALCONE Stavano riportando tranquillamente a casa, abitazioni sparpagliate nelle città del nord Italia, dodici pazienti finiti sotto i ferri delle cliniche dentali croate. Peccato che i due autisti di un servizio di noleggio con conducente (ncc) fossero del tutto privi della licenza di trasporto, cioè abusivi. E così, all’imbocco del Lisert, il viaggio è andato a rotoli, poiché di traverso si è infilata la classica paletta bianca e rossa dell’alt, calata dalle Fiamme gialle.
Già a un primo sguardo i finanzieri hanno annotato che sui sedili dei veicoli - entrambi da nove posti, immatricolati in Italia e provenienti dal Piemonte - c’erano più passeggeri di quelli consentiti dalle stringenti normative Covid. Sei anziché quattro, stando alla portata degli specifici mezzi. La circostanza, saltata all’occhio, ha per questo imposto, nell’ambito dell’ordinaria attività di presidio svolta dai militari del Comando provinciale di Gorizia, pure ai principali valichi, più certosine verifiche. Controlli che hanno fatto emergere anche la carenza di titoli. Vale a dire la più completa assenza di licenze, autorizzazioni e dichiarazioni all’Agenzia delle entrate.
Morale: multa salata in violazione dell’articolo 85, comma 4, del Codice stradale e veicoli in fermo amministrativo. La ratio della disposizione, che prevede una sanzione fino a 694 euro, è infatti inibire la reiterazione del comportamento illecito con il blocco del mezzo.
Non bastasse, come accennato, gli autisti sono stati inoltre multati per la violazione delle disposizioni governative a contrasto della diffusione del virus: è stata loro inflitta la sanzione amministrativa di 533 euro, per il trasporto appunto di un numero di persone superiore ai protocolli dei trasporti non di linea. Quanto ai clienti, è stata accertata l’estraneità ai fatti. Né erano consapevoli che i due autisti non avevano alcuna autorizzazione a svolgere il servizio di ncc. Hanno infatti esibito delle ricevute per attestare il pagamento del viaggio. Per loro, quindi, nessun verbale.
Le verifiche, scattate nel tardo pomeriggio di venerdì scorso, hanno dunque messo in luce l’esistenza di un servizio di noleggio con conducente abusivo, organizzato per condurre nelle cliniche oltre confine i pazienti di altre regioni d’Italia. Il fenomeno, noto da anni, è quello dei viaggi turistici dentali. Una piaga per il settore dei trasporti, molto diffuso proprio al confine italo-sloveno e che si rende più evidente e contrastabile ora che i trasferimenti, pur legittimi anche in zona rossa per le cure mediche, sono contingentati dalla pandemia. Per capirsi: un viaggio regolare, stando agli addetti ai lavori, oscilla tra i 100 e i 150 euro, a seconda della località di partenza. Ma l’autista di ncc abusivo si muove per meno. In black, ovviamente.
Tra le associazioni di categoria e anche sul web sono in molti a lamentare la «facilità con la quale alcuni autisti privi di qualsiasi autorizzazione e, quindi, in completa evasione fiscale, svolgono trasporti sottoponendo a rischio di copertura assicurativa i propri passeggeri». Che, in caso di sinistro stradale, potrebbero oltretutto non vedersi risarciti eventuali danni.
Questi “fantasmi” attraversano le autostrade e «riescono a sfuggire ai controlli, a danno di tassisti e noleggiatori professionali», e «il fenomeno sembra più pronunciato verso le cliniche dentistiche poste oltre confine», spiega un autista. Di qui la recente attività della Guardia di finanza di Gorizia, inserita nella più ampia missione di contrasto ai fenomeni di economia sommersa e abusivismo: aspetti che vanno a ledere il principio della leale concorrenza fra imprese.
Interventi come questo vanno pertanto a tutela di cittadini e imprenditori onesti che usano le previste misure di sicurezza nei trasporti e rispettano le limitazione imposte per evitare il diffondersi dei contagi. —
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