Ferita dal gabbiano che le ruba la pizza

Aggredita da un gabbiano in pieno centro a Trieste. È successo l’altro pomeriggio in piazza Goldoni. Vittima una donna che, dopo l’aggressione, è finita al Pronto soccorso.
Il volatile ha puntato il filoncino di pizza al pomodoro che Susi S., 42 anni, aveva appena comprato e teneva in mano per mangiarlo al volo. Un boccone evidentemente molto ghiotto anche per il gabbiano, che è sceso giù in picchiata e se n’è scappato con il filoncino nel becco.
Nel rubare il cibo dalla mano della donna, l’animale ha fatto leva con gli artigli sulle spalle della malcapitata, che si è trovata con il segno delle zampe sulla maglietta bianca e una ferita sotto l’unghia del dito medio. «Mi sono spaventata parecchio - racconta -. Non ho neanche avuto il tempo di accorgermene e mi sono trovata ferita e senza cibo. Un signore mi ha soccorso ricordandomi di mettere del disinfettante per evitare infezioni. Avevo un altro filoncino nel sacchetto che nell’impeto è cascato a terra. Ho buttato via tutto e sono tornata nel panificio di via Mazzini dove avevo appena fatto l’acquisto. Non volevo certo prendere un altro pezzo di pizza (sorride, ndr), la fame mi era completamente passata... Ma ho pensato di chiedere alle commesse se avevano del disinfettante».
Susi S. si è poi recata al Pronto soccorso per capire se era il caso di fare l’antitetanica, scoprendo che il vaccino sarebbe stato inutile perché non aveva fatto un richiamo nel mese precedente. Le hanno proposto una profilassi alternativa, ma a quel punto ha preferito rivolgersi al medico di base, che le ha prescritto un antibiotico.
Torna dunque a colpire a Trieste la “maledizione” di Hitchcock, il regista che con il suo film “Gli Uccelli” raccontò la rivolta dei volatili contro l’uomo. Proprio come nella celebre pellicola del 1963, infatti, a Trieste i gabbiani tendono a colpire i passanti non di rado.
Ed è «tutta colpa dell’uomo», spiega il naturalista Nicola Bressi, curatore del Museo di storia naturale di Trieste. «Colpa di chi, credendosi amante degli animali, continua a dar loro da mangiare. Quanti danno loro del cibo al Giardino pubblico? Alla fine i gabbiani, così come tutti gli altri animali urbani, piccioni, cornacchie, cinghiali e nutrie, perdono la naturale paura che dovrebbero avere nei confronti dell’uomo. Vedono un pezzo di cibo nella mano di una persona, e non percepiscono se gli viene dato o se lo stanno rubando».
La regola da seguire è dunque quella di non dare da mangiare agli animali urbani. Gli episodi di aggressività da parte dei gabbiani sono più frequenti in primavera per la presenza di nidiate. Così Bressi: «I genitori tengono a colpire l’uomo se lo vedono vicino a un nido o a un loro cucciolo, che a noi sembra un adulto ma in realtà ha le piume più scure. Sarebbe meglio se imparassimo a riconoscerlo».
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