Ferdinandeo, via i rom dal campo

La Polizia ha ordinato lo sgombero. «Chiediamo una casa Ater»
Lasorte Trieste 08/07/14 - Ferdinandeo, Nomadi, Polizia, NON FIRMARE LE FOTO GRAZIE
Lasorte Trieste 08/07/14 - Ferdinandeo, Nomadi, Polizia, NON FIRMARE LE FOTO GRAZIE

Hanno quarantott’ore di tempo per andarsene. Ieri la Polizia ha ordinato lo sgombero al gruppo di rom che da qualche giorno staziona al Ferdinandeo. Sono una ventina in totale, di cui 9 minorenni. Una parte è residente in città e proviene dai campi di via Pietraferrata e Opicina, altri da fuori provincia.

I maggiorenni risultano tutti con precedenti. Il gruppo di nomadi, che in questi giorni è stato costantemente monitorato dalle pattuglie della Questura e dalla Polizia municipale, si è sistemato nel pressi del parco Farneto con tre camper, una roulotte e due automobili. Campeggiano con qualche sedia e un tavolino. La loro presenza è stata subito notata dai residenti che hanno allertato le forze dell’ordine.

Ai capi famiglia ieri è stato disposto l’abbandono dell’area, in cui non è possibile bivaccare, mentre a un’ altra persona è stato notificato il procedimento amministrativo finalizzato a divieto di ritorno nel territorio comunale.

«Chiediamo alla città ad organizzarsi e predisporre aree per noi, con l’allacciamento della corrente e servizi igienici - è l’invito di Alessandro, uno dei capi - noi siamo pronti a pagare i consumi. Ricordo - fa notare il rom - che gente come noi nel resto d’Europa è autorizzata e ha posti adeguati. Per noi non è più possibile rimanere in via Pietraferrata perché altrimenti rischiamo denunce penali dai proprietari del terreno, cioè l’Ezit. Dobbiamo rimanere qui - aggiunge - perché dalle altre parti ci mandano via. Siamo sempre discriminati».

Le famiglie, da quanto si è saputo, sono in attesa di una sistemazione fissa negli alloggi Ater. «Il Comune ce l’aveva promesso - spiega una donna - ora abbiamo scelto questo posto non per divertimento ma per vivere. Perché - insiste - non sappiamo dove andare e aree attrezzate a Trieste non ce ne sono».

(g.s.)

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