"Femminicidio un'invenzione della sinistra". Bufera sul leghista Tuiach

La frase choc, pronunciata dal pugile-consigliere comunale nella commissione comunale impegnata a discutere una mozione sullo stalking e poi ribadita sui social, provoca una pioggia di critiche: "Cacciatelo". I "colleghi" leghisti: "Parole inaccettabili"
Il consigliere leghista Fabio Tuiach
Il consigliere leghista Fabio Tuiach

TRIESTE "Il femminicidio è una invenzione della sinistra". Dopo l'uscita blasfema sull'Islam - aveva accostato  Maometto alla pedofilia creando non pochi imbarazzi nella maggioranza comunale di Trieste - il consigliere comunale-pugile della Lega Nord di Trieste, Fabio Tuiach, ci ricasca con una nuova frase choc pronunciata nel corso della Prima Commisisone consigliare intenta a discutere la mozione di Michele Claudio sullo stalking e poi ribadita sui social. Parole che hanno scatenato una vera e propria bufera, tanto da spingere i suoi compagni di partito a prendere le distanze e a definire "Inaccettabili" le sue dichiarazioni. 

"Questa mattina in commissione mi è scappata una verità scomoda che ha fatto infuriare la sinistra che fa battaglie per garantire a due uomini innamorati di potersi comprare un bimbo con l'utero in affitto. I grillini si sono scatenati quando ho ricordato che il femminicidio è un'invenzione della sinistra ma questi dati lo confermano" si legge in un commento dello stesso Tuiach a un post pubblicato sul sito "Movimento libertario" a firma di Marina Dalla Costa. I dati a cui si riferisce Tuiach si trovano nel testo, in cui si legge che "l'Italia è uno dei Paesi del mondo con il tasso più basso di omicidi femminili: 5 per milione all'anno". Secondo il post "una donna italiana ha, in tutta la sua vita, una probabilità dello 0,05% di subire un omicidio".La morale poi di Dalla Costa è che "in Italia il tasso di omicidi maschili è di 16 milioni all'anno, cioè vengono uccisi più di 3 uomini per ogni donna".

A condannare duramente le parole di Tuiach sono stati non solo i grillini ma anche la Sinistra Italiana (Si potrebbe definirla un'uscita da osteria - è il commento del segretario Nicola Fratoianni - ma il femminicidio è un dramma talmente serio che l'unico sentimento è l'indignazione.Spero che ci ripensi e chieda scusa) e il Pd provinciale con una nota: "Un consigliere che si auto proclama paladino della famiglia e ​ nello stesso tempo​ disconosce che la legge contro il femminicidio riguarda in larga parte anche la tutela dei minori che nella maggior parte dei casi sono vittime di violenza assistita dentro le mura domestiche. Chi nega l'esistenza della violenza domestica, non solo come reato ma come fenomeno sociale da condannare, non è degno di rappresentare cittadine e cittadini che hanno il diritto di sentirsi tutelati da coloro che si candidano a rappresentarli. Per questo chiediamo che venga presa una posizione chiara e inequivocabile da parte del sindaco e del suo vice sindaco,rappresentante della forza politica a cui appartiene il consigliere in questione".

E la risposta dei consiglieri e assessori leghisti è arrivata: "In merito alle dichiarazioni del consigliere Tuiach sul femminicidio, le riteniamo inaccettabili ed estranee al nostro modo di pensare e dal partito che ci onoriamo di rappresentare in giunta e in consiglio comunale". La nota è firmata dal capogruppo Paolo Polidori, i consiglieri Giuseppe Ghersincich, Michele Claudio, Antonio Lippolis, il vicesindaco Pierpaolo Roberti e gli assessori Serena Tonel e Luisa Polli. 

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