Fedriga presenta la nuova ordinanza in vigore da sabato in Fvg: la conferenza stampa

TRIESTE Da lunedì 8 marzo stop alle lezioni in presenza alle scuole medie, superiori e università di tutto il Friuli Venezia Giulia, dove si riprenderà quindi con la didattica a distanza al 100%. Continuano ad andare a scuola, invece, gli alunni di materne ed elementare.
Sul fronte dei colori, già sabato 6 marzo (e non da venerdì come erroneamente comunicato dalla Regione in un primo momento, ndr), per la provincia di Udine e quella di Gorizia, in cui il virus circola più velocemente, scatterà la zona arancione per la durata dell'intera ordinanza, cioè due settimane. A Trieste e Pordenone rimarrà il regime di giallo "rafforzato" (rafforzato in virtù della chiusura delle scuole, ha precisato Fedriga, oltre che per la conferma del divieto di consumazione in piedi nei locali dopo le 11).
Decade, invece, l'ipotesi del weekend in arancione per tutta la regione, ma sugli spostamenti rimangono le regole attuali: chi è in zona arancione non può uscire dal proprio comune salvo che per motivi di salute, lavoro e necessità, mentre chi è in zona gialla può spostarsi negli altri comuni dello stesso colore ma non può andare in zona arancione (Da sabato, quindi, da Trieste si potrà raggiungere, ad esempio, Muggia che è in zona gialla ma non andare a Grado che invece si trova in zona arancione).
E' quanto emerso dalla conferenza stampa del governatore del Fvg Massimiliano Fedriga, che insieme al vicegovernatore Riccardo Riccardi e all'assessore all'istruzione Alessia Rosolen ha fatto il punto sulle nuove misure adottate in Friuli Venezia Giulia. La nuova ordinanza entrerà in vigore nella giornata di sabato 6 marzo e rimarrà in vigore 15 giorni, fino a domenica 21 inclusa, salvo proroghe.
Ecco le parole del governatore Fedriga, punto per punto:
Aumento drastico dei contagi
"La pandemia ha visto un'impennata importante negli ultimi giorni, cerchiamo di agire in anticipo visto la grande diffusività della variante inglese, che a livello italiano ha superato il 60% dei casi. Ci sono poi la variante brasiliana, che da noi ancora non è stata riscontrata, e quella sudafricana, presente in modo più ristretto nella provincia di Bolzano e anch’essa ancora non riscontrata in regione. Abbiamo invece una presenza forte di variante inglese e questo si vede nell’aumento repentino dei contagi nell’ultima settimana. A differenza delle altre ondate abbiamo visto un aumento molto repentino dei casi e anche delle ospedalizzazioni. Questo ci ha fatto prendere delle misure per cercare di contenere il più possibile la diffusione del virus.
Situazione non omogenea
"L'Iss ha comunicato che il periodo più critico dovrebbe essere quello del mese di marzo, con un miglioramento successivo in aprile. Si ipotizza che il virus con avvicinarsi della stagione calda possa essere meno aggressivo. Il picco dovrebbe verificarsi dopo metà marzo e migliorare con il mese di aprile. Il governo ha deciso di rivedere i parametri che sono inadeguati quanto a tempestività, perché arrivano in ritardo rispetto alla situazione contingente".
A livello regionale abbiamo una situazione non omogenea, con una media di 236 casi ogni 100 mila abitanti a livello regionale. A Trieste, però, il dato è 144 e a Pordenone 107, mentre a Gorizia siamo a 220 casi e Udine a 353. Ora i dati provvisori di questa settimana dicono che a Udine siamo a 393, a Gorizia 244, a Trieste 147 e Pordenone a 113 casi ogni 100mila abitanti.
I giovani e le scuole
L'associazione italiana epidemiologi ha comunicato che c’è forte aumento in tutte le classi d’età under 19 (tranne quella 3-5) con un aumento marcato fra gli 11 e i 19 anni. Nella popolazione adulta si assiste invece a un calo fra gli over 80 grazie ai vaccini. Abbiamo avuto un aumento importante di positivi sui tamponi fatti, passiamo dal 7,6% della settimana dal 15 al 21 febbraio al 13% di quella successiva: è quasi un raddoppio. I focolai avvengono soprattutto in famiglia, poi lavoro e scuola.
Con queste premesse abbiamo deciso di prendere misure di restrizione a livello regionale per quanto riguarda le scuole, a partire da lunedì. La didattica a distanza riguarderà medie, superiori e università.
I colori e gli spostamenti
Per quanto riguarda Udine e Gorizia da sabato verrà attivata la zona arancione per la durata dell'ordinanza, cioè per 15 giorni, mentre Trieste e Pordenone rimarranno in zona gialla.
Decade, quindi, l'ipotesi del weekend in arancione per tutta la regione, ma sugli spostamenti rimangono le regiole attuali: chi è in zona arancione non può uscire dal proprio comune salvo che per motivi di salute, lavoro e necessità, mentre chi è in zona gialla può spostarsi negli altri comuni dello stesso colore ma non può andare in zona arancione.
"Cerchiamo di comprimere la diffusione della pandemia, tenendo conto il più possibile gli effetti economici ha detto Fedriga. "Cerchiamo di limitare le chiusure il più possibile ma di adottare le misure più efficaci possibili, che possano essere le più chiare possibili, rifacendoci alle zone e alle misure che i cittadini conoscono già zona arancione - ha detto Fedriga.
La svolta vaccini
"Cerchiamo di muoverci d’anticipo e in modo deciso per non protrarre la situazione nei mesi successivi. La vera svolta si avrà quando campagna vaccinale diventerà diffusa e di massa. Abbiamo iniziato un dialogo importante con il governo e due giorni fa abbiamo avuto un incontro con AstraZeneca che ci ha fornito i dati della somministrazione del vaccino in Scozia, dove si parla di milioni di persone che hanno ricevuto il vaccino. I dati sono molto confortanti. L'azienda comunica che l'efficacia del vaccino dopo la prima dose è del 76% e arriva all’82% dopo seconda somministrazione. E' efficace anche fra gli over 80 e per la popolazione anziana l'ospedalizzazione si è ridotta dell’95%. Mi auguro che il governo cambi strategia e punti a vaccinare più persone possibili con prima dose, dobbiamo sfruttare l’estate per fare più vaccini possibili.
L'ultimo sforzo della Regione
"La disponibilità oggi è limitata e mi auguro che presto possa essere superiore. Servono più dosi di vaccino e servono persone che possano somministrarlo - ha incalzato il governatore -. La strategia inglese è stata vincente, bisogna guardare a quel caso per recuperare il ritardo. Oggi io mi prendo la responsabilità di fare scelte difficili e di far pagare un ulteriore prezzo agli studenti, agli esercenti che hanno già pagato salato, ma la Regione non sarà più disponibile a ragionare in questi termini. Questo è ultimo sforzo che siamo disponibili a fare, non possiamo pensare che l’alternativa al vaccino siano sempre le restrizioni, dobbiamo fare più vaccinazioni. L’Europa è indietro rispetto alla capacità di rifornirsi di vaccini. Oggi chi ha il compito di portare avanti la campagna vaccinale si deve prendere le sue responsabilità".
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