Fedriga: «Misure restrittive fino al 13 aprile». Borrelli guarda avanti: «A casa anche il 1° maggio»

Da sinistra il premier Giuseppe Conte e il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli
TRIESTE. Da oggi, venerdì 3 aprile, le misure restrittive in Friuli Venezia Giulia proseguiranno fino al 13 aprile. Lo ha confermato nel corso di un intervento alla trasmissione "Mi manda Raitrè" il governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga.
«Si prevede quindi fino a quella data ancora l’impossibilità di effettuare passeggiate e sport all’aperto in assoluto. Capisco il sacrificio che stiamo chiedendo ai cittadini ma - ha spiegato Fedriga - in questo momento l’unico reale strumento di contenimento del virus è cercare di evitare qualsiasi rapporto interpersonale e quindi contatti con altre persone.
Non a caso - ha detto - noi siamo la regione che subito è partita con le misure di contenimento: basti pensare che siamo partiti prima di avere il primo contagio e questo ci ha permesso di tenere i numeri sotto controllo se paragonati ad altre regioni».
IL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE BORRELLI: "A CASA ANCHE IL 1° MAGGIO"
"A casa anche il 1° maggio". Dopo Pasqua e Pasquetta, anche il 1 maggio lo passeremo chiusi in casa? «Credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane». Lo ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli a "Radio anch'io" su Rai Radio 1 ribadendo la necessità di avere «comportamenti rigorosissimi». Il coronavirus, ha aggiunto, «cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze» per diverso tempo.
La cosiddetta 'fase 2' di convivenza con il coronavirus potrebbe iniziare a metà maggio, anche se al momento non c'è alcuna certezza. Lo ha spiegato lo stesso Borrelli a "Circo Massimo" su Radio Capital ricordando che se si faranno tamponi a tappeto, indagini sierologiche e demoscopiche sulla rete di contagi, spetterà agli esperti del comitato-tecnico scientifico deciderlo. E su questo si sta già lavorando.
Il 16 maggio potrebbe essere la data giusta per la fase 2? «Se l'andamento non cambia, potrebbe essere, come potrebbe essere prima o dopo, dipende dai dati», ha risposto Borrelli sottolineando che al momento la situazione è stazionaria» «Dobbiamo vedere quando questa situazione inizia a decrescere. Non vorrei dare delle date, però da qui al 16 maggio potremo aver dati ulteriormente positivi che consigliano di riprendere le attività e cominciare quindi la fase 2».
Parlando poi del rischio di un’ondata di ritorno, Borrelli ha sottolineato che «siccome c’è questa possibilità, soprattutto per quelli che non sono stati colpiti, bisogna usare misure precauzionali forti. Per questo - ha concluso - non voglio sbilanciarmi su aperture e modalità».
«Bisogna andare avanti con il massimo rigore. Anche la circolare del Viminale di fatto non sposta i termini dei comportamenti. Dobbiamo fare attenzione per evitare che la catena dei contagi ci sfugga di mano. L’ora d’aria per i bambini - ha precisato il capo della Pc - non è autorizzata, è una misura non ancora operativa, bisogna rispettare le regole di prudenza e stare in casa».
La situazione attuale, ha concluso, consente però di «dare un po' di respiro alle strutture sanitarie e alle terapie intensive: si stanno alleggerendo di un carico di lavoro che ogni giorno era molto più forte e comportava sacrifici straordinari per trovare nuovi posti di ricovero e cura».
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