Fedriga: «In Fvg contagi e indice Rt in calo. Ma l'eventuale zona gialla dopo il 3/12 non significa "liberi tutti"»

TRIESTE «Ipotizzo che entreremo in zona gialla e non escludo di poter fare misure puntuali che cerchino però di avere minore impatto possibile. Al Governo chiediamo tempi certi e risorse importanti - ha detto -. Ristori poderosi per quelli che altrimenti non riaprirebbero più. Se dopo il 3 dicembre saremo in zona gialla, però, questo non significa "Liberi tutti". Servirà ancora maggior attenzione perché le occasioni di rischio aumenteranno. Dobbiamo impegnarci tutti per evitarlo". Lo ha affermato il governatore del Fvg Massimiliano Fedriga, nel corso di una conferenza stampa insieme al vicegovernatore Riccardo Riccardi.
Fedriga ha sottolineato che i nuovi contagiati nell'ultima settimana sono stati 4.502, in calo rispetto alla settimana precedente. «Non siamo fuori pericolo - ha aggiunto Fedriga - è sempre possibile che la curva inverta la tendenza». Anche l’Rt in Friuli Venezia Giulia è in progressiva diminuzione: lo ha precisato l'assessore Riccardi, spiegando che la media, nella scorsa settimana, è stata di 1,09, mentre la punta più bassa è stata di 1,04. Nella prima settimana di novembre aveva raggiunto l’1,42.
Riccardi ha snocciolato i dati in Fvg, spiegando come la situazione sia "pesante" per le strutture sanitarie, dove è stata superata la soglia critica dei ricoveri in area medica e delle terapie intensive. Nel corso dei tre mesi della prima ondata di coronavirus, in Fvg sono state ricoverate 1400 persone. Nella seconda ondata sono già 2285, di cui 1600 solo nel mese di novembre - ha detto -.In terapia intensiva sono finite 179 persone nel corso della prima ondata e 312 nella seconda. Qui ci sono stati 88 decessi, per un'età media di 71 anni".
Per quanto riguarda l'andamento generale della pandemia, Riccardi ha spiegato che "siamo arrivati a 28mila casi positivi in Fvg, con un'età media di 51 anni. Abbiamo effattuato quasi 700mila tamponi. I guariti sono 12.600, i decessi 776 (l'età media è di 85 anni). La letalità è del 2,8%, più bassa della media nazionale che è al 3,5 % nazionale".
Dopo un exursus sulla situazione nelle Rsa e sul personale sanitario, la parola è passata a Fedriga, che ha elencato alcune buone notizie sul fronte della ricerca che vedono protagonista la nostra regione: il riconoscimento a livello internazionale del "protocollo Trieste" del dottor Confalonieri relativo all'uso del cortisone sui pazienti Covid, l'avvio di un nuovo studio per sperimentare un farmaco anti-parassitario in funzione di profilassi sui soggetti no Covid, che verrà effettuato su volontari nelle strutture per anziani e infine un test salivare prodotto da un'azienda di Udine che sta avendo ottimi risultati ai test preliminari. «In Friuli Venezia Giulia si sta sperimentando con ottimi risultati un nuovo trattamento per i contagi che se funziona sarebbe una cosa rivoluzionaria. Cioè non più con la necessità di effettuare tamponi, ma tramite il prelievo salivare» ha spiegato il governatore del Fvg.
«Questo significa - ha aggiunto - che avremmo dati e tempi migliori del classico tampone naso-faringeo, ma soprattutto non servirebbero più operatori sanitari per effettuare i prelievi e questo rivoluzionerebbe totalmente tutto quel passaggio che oggi serve ed è molto difficile per la mancanza di personale».
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