«Federalberghi riunita a Trieste ma il catering arriverà dal Friuli»
Dal 9 all'11 maggio a Trieste si terrà l'assemblea nazionale di Federalberghi. Sono in arrivo centinaia di operatori del settore. Ma scoppia una polemica. A puntare il dito contro i rappresentanti locali dell'associazione di categoria sono i ristoratori. Perché per organizzare la cena di gala che verrà allestita il 10 maggio in Prefettura, Federalberghi invece di ingaggiare uno staff triestino si è rivolta a una ditta di catering pordenonese, la Coquina di Annarosa Floreani. «È il segnale più tangibile di mancanza di sinergia a livello turistico e di collaborazione tra imprese della stessa città - sostiene Bruno Vesnaver, presidente della Fipe - è come se alla richiesta di indicazioni da parte di un turista su un hotel dove pernottare, io lo indirizzassi in Slovenia. E non mi vengano a dire che l'organizzazione è dettata da Roma - aggiunge -: sappiamo come funzionano queste cose. Sono le realtà locali a dare indicazioni, poi la sede nazionale adotta gli indirizzi forniti. Ai ristoratori triestini non è stato chiesto nemmeno un consiglio, un aiuto».
La presidente della sezione triestina di Federalberghi, Cristina Lipanje, ammette: «Prima di fornire le indicazioni a Roma mi sono informata su chi aveva organizzato dei catering fatti molto bene in galleria Tergesteo, anche per il Fai. In casi come questi non possiamo fare brutte figure, non possiamo "cannare" - sottolinea Lipanje - e di conseguenza ho preferito andare sul sicuro dando il nominativo della Coquina. La decisione finale è stata comunque presa dalla sede nazionale di Federalberghi».
L'assemblea prevede il pernottamento in città di 120 operatori, «oltre a chi arriverà in giornata per partecipare solo ad alcuni degli appuntamenti», spiega la presidente. «Non mi si dica - replica Vesnaver - che un paio di bravi ristoratori triestini non sarebbero riusciti a far fare bella figura alla città organizzando un banchetto di alto livello per 150 persone. Trieste deve abituarsi a dar da vivere alle aziende locali. Se non facciamo squadra affossiamo l'economia locale».
Della stessa idea Emilio Cuk, presidente dell'Associazione cuochi Trieste: «Qui funziona sempre così, non ci chiamano, preferiscono rivolgersi fuori città. Se mi contattavano non avevo problemi a organizzare la cena pure da solo. Manca la sinergia». «Senza nulla togliere alla professionalità dell'azienda esterna prescelta, - spiega Ami Scabar, chef da 40 anni sulla piazza triestina - probabilmente non tutti sanno che anche a Trieste è possibile reperire un buon catering. Da quando lavoro qui purtroppo è sempre funzionato così».
La tre giorni della Federalberghi a Trieste inizierà il 9 maggio, alla illycaffè di via Flavia dove si terrà la riunione del comitato giovani albergatori e quella degli albergatori che operano nel Mezzogiorno, stagionalmente o in località termali. Una visita guidata alla illycaffè e poi cena di benvenuto nello stesso stabilimento. Giornata clou il 10 maggio, con il convegno pubblico e l'assemblea dei delegati al Molo IV. Alle 20 gli albergatori assisteranno a uno spettacolo al Ridotto del Verdi e poi si sposteranno in Prefettura per la cena. Nell’ultima giornata una visita a Miramare e poi al Carso triestino e alle sue cantine.
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