Federalberghi: categoria in ginocchio a causa del Coronavirus, in Fvg le cancellazioni toccano il 95 %

Il presidente Fedriga: nelle zone montane è un disastro. Chiesto aiuto a Regione
L'incontro tra i vertici dell'amministrazione regionale e i rappresentanti di categoria (Foto Francesco Bruni)
L'incontro tra i vertici dell'amministrazione regionale e i rappresentanti di categoria (Foto Francesco Bruni)
 TRIESTE «Siamo quasi sull'orlo del collasso. Il turismo ha subito cancellazioni dall'80 per le città fino al 95% in montagna. E anche Trieste sta avendo dei grossi problemi già in vista dell'estate». Lo ha detto oggi, martedì 25 febbraio, la presidente di Federalberghi Fvg, Paola Schneider, al termine dell'incontro che si è tenuto in Regione. Presenti il presidente Massimiliano Fedriga, il vicepresidente con delega alla Salute Riccardo Riccardi e le categorie per fare il punto sull'impatto economico che sta avendo l'emergenza Coronavirus in regione.
 
«Per quanto riguarda la montagna - ha sottolineato Schneider - siamo sul disastro e il 29 febbraio chiuderanno moltissimi alberghi in tutta l'area montana proprio perché non c'è più gente». È emergenza anche dal punto di vista delle presenze straniere. «Anche tutto il turismo dell'Est sta venendo meno, perché perché» nei Paesi di origine «viene richiesto di compiere un periodo di quarantena».
 
«Nell'incontro di oggi - fa sapere - abbiamo chiesto alla Regione di potere aprire un tavolo di crisi proprio per la montagna anche per far fronte al caso di licenziamenti del nostro personale. È impossibile che i turisti tornino dall' 1 di marzo. Ormai c'è una psicosi, soprattutto all'estero nei confronti dell'Italia e del Friuli Venezia Giulia».
 
«La salute pubblica va garantita e bene ha fatto la Regione ad adottare questi provvedimenti, ma il nostro settore è in ginocchio. I negozi sono chiusi». Per questo «abbiamo chiesto interventi importanti alla Regione ma ci aspettiamo che anche il governo faccia la sua parte. Servono interventi strutturali perché i danni sul Pil potrebbero essere enormi».
 
Lo ha detto il direttore Confcommercio Fvg, Massimo Giordano, al termine dell'incontro con i rappresentanti regionali delle categorie produttive e le organizzazioni sindacali per una valutazione sulle conseguenze economiche e sociali dell'emergenza Coronavirus.
 
Giordano, insieme con la presidente di Federalberghi Fvg, Paola Schneider e con il delegato della Fiavet (agenzie di viaggio) Guerrino Lanci, per fare fronte agli ingenti danni economici che i settori del commercio, del turismo e dei servizi stanno registrando chiedono, tra l'altro, la cassa integrazione in deroga per i lavoratori, «misura che in passato ha avuto un impatto importante per il terziario»

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