Fedeli: «Lo sloveno a Trieste? Se i genitori lo chiedono come seconda lingua straniera».

Il ministro dell'Istruzione a Trieste. «Il rapporto tra Slovenia e Italia è l'esempio di una società che integra le diversità culturali»
Silvano Trieste 04/09/2017 Il Ministro Valeria Fedeli in visita all'Istituto Nautico
Silvano Trieste 04/09/2017 Il Ministro Valeria Fedeli in visita all'Istituto Nautico

TRIESTE L’insegnamento della lingua slovena a Trieste avverrà «laddove ci sono i genitori che la chiedano come seconda lingua straniera». Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli parlando a margine dell’incontro al Teatro stabile sloveno di Trieste per il 52/o Seminario di lingua e cultura slovena.

«È un tema - ha aggiunto Fedeli - che dobbiamo affrontare perchè adesso qualche difficoltà c’è. Qualche difficoltà - ha aggiunto - probabilmente anche in termini di capacità di costruire clima e merito, che affronteremo con il responsabile. Però la cosa importante era questa: l’insegnamento dobbiamo affrontarlo là dove ci sono i genitori che te lo chiedono. Ripeto: secondo me la cosa importante è proprio questa: chiarire l’origine della domanda».

Nel suo intervento di saluto - il primo di un ministro dell' Istruzione italiano alla comunità slovena di Trieste e del Friuli Venezia Giulia - Fedeli ha sottolineato che «il rapporto tra Slovenia e Italia è l'esempio di una società che integra le diversità culturali, per essere più ricca e più giusta, soprattutto per le giovani generazioni».

La partecipazione del ministro al seminario degli insegnanti di lingua slovena a Trieste «è un segnale importante della collaborazione e il dialogo del Friuli Venezia Giulia con la Repubblica di Slovenia e con la minoranza slovena». A dirlo è la presidente regionale Debora Serracchiani, secondo cui «questo spirito è confermato anche dal concorso che verrà bandito quest'anno per l'assunzione di 40 nuove figure, a tutti i livelli, per le scuole di lingua slovena».

Il ministro ha quindi visitato il Nautico e l'Accaedmia nautica dell'Adriatico di Trieste, nata nel 2015 con l'intento di creare personale specializzato per il mondo della navigazione. «Assieme ai ministri allo Sviluppo Carlo Calenda e del Lavoro Giuliano Poletti stiamo puntando, in un'ottica di attuazione dell'industria 4.0, a moltiplicare gli Istituti tecnici superiori, che sono uno strumento fondamentale di sbocco lavorativo post diploma per i giovani» ha affermato la Fedeli.

Fedeli è stata accompagnata nella visita dal direttore della Fondazione Bruno Zvech e dal presidente Stefano Bedeschi, oltre alla presidente Debora Serracchiani. Quest'ultima ha chiesto a Fedeli di contribuire affinché, assieme al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, si arrivi a stabilire una «programmazione dei fabbisogni» del sistema portuale italiano, in modo da pianificare di conseguenza le attività di Its come quello triestino.

Riproduzione riservata © Il Piccolo