Fca punta sulla 500L ibrida: sarà prodotta in Serbia

BELGRADO Fiat Chrysler Automobiles (Fca) non lascia la Serbia, come si era mormorato nei mesi scorsi, un timore crescente con l’avvicinarsi della scadenza del contratto decennale con Belgrado, il 29 settembre. Al contrario, rilancia. Puntando sul Paese balcanico per la produzione della nuova 500L ibrida, che sarebbe già in preparazione nelle catene di montaggio.
È quanto ha suggerito ieri il quotidiano belgradese “Vecernje Novosti”, che in prima pagina ha diffuso un’esclusiva, assicurando che «Fca non se ne va e non ci saranno licenziamenti» negli stabilimenti balcanici. Le catene di montaggio della “Mirafiori serba”, a Kragujevac, potrebbero invece molto presto vedere nascere, oltre alla 500L tradizionale, anche una versione dell’automobile con motore ibrido, da assemblare proprio in Serbia. 500L ibrida che era stata inserita nei piani futuri dell’azienda già a giugno scorso, durante una presentazione del portfolio Fca 2019-22 da parte di Richard Palmer, Cfo del Gruppo. Portfolio che dovrebbe contemplare vari modelli, tra cui la 500 “Bev”, 100% elettrica ma anche con versione ibrida, la 500 Giardiniera, completamente elettrica e altri tre modelli non meglio precisati. E poi ancora la 500X Hybrid e appunto la 500L Hybrid.
Che quest’ ultima sarà prodotta a Kragujevac non ha dubbi il Novosti, anche se conferme ufficiali mancano. Novosti che ha rivelato che fonti di Fca avrebbero però indicato che «il nuovo contratto di cooperazione con il governo serbo non cambierà di sostanza rispetto a quello del decennio precedente». L’intesa prevede che non ci saranno «licenziamenti di lavoratori», ma si punterà invece proprio sulla 500L ibrida, ha rivelato il Novosti, suggerendo che le auto dovrebbero iniziare a passare sulla catena di montaggio a breve, mentre si mormora anche della possibilità di un «nuovo modello» di auto da produrre in Serbia dal 2019. Per avere conferme sulla validità delle rivelazioni del quotidiano, bisognerà aspettare martedì o mercoledì prossimo, quando dovrebbero essere resi pubblici maggiori dettagli sul nuovo contratto di collaborazione tra Fca e il governo serbo. Contratto che, ha suggerito sempre il Novosti, potrebbe includere nuove regole.
Secondo quanto è trapelato, a differenza di quanto prescriveva la vecchia intesa, con il nuovo contratto Fca dovrebbe infatti corrispondere «contributi pieni» ai 2.500 impiegati a Kragujevac e a quelli dei cooperanti che lavorano nella zona industriale “Grosnica” e fornire entrate significative soprattutto al comune di Kragujevac via imposte su immobili e Iva.
Fabbrica di Kragujevac, ha ricordato il Novosti, che è progettata per raggiungere una produzione di 300mila vetture all’anno, mentre finora sono state circa 50mila le 500L prodotte in Serbia da gennaio. Fiat Chrysler Automobiles che si è confermata il primo esportatore del Paese balcanico nel periodo gennaio-luglio.
Secondo dati del ministero delle Finanze di Belgrado, l’export di Fca ha superato i 500 milioni di euro, una quarantina in più rispetto al gruppo siderurgico cinese Hbis. —
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