“Fattorie sociali” per combattere l’emarginazione

di Alfredo Moretti
PALMANOVA
Le fattorie sociali per andare incontro ai soggetti più deboli. Questo è il grande progetto elaborato dall’Azienda sanitaria della Bassa friulana e che si è concretizzato con la realizzazione della fattoria “Molin Novacco” ad Aiello del Friuli e la “Volpares” a Palazzolo dello Stella.
Come sostiene la dottoressa Luciana Scagnetto dell’Ass n.5, negli ultimi anni si sta affermando il concetto di agricoltura sociale come risultato di una sinergia fra organizzazioni agricole e terzo settore nella prospettiva dello sviluppo di un nuovo welfare di comunità.
«Le buone alleanze con gli ambiti distrettuali, le cooperative sociali e naturalmente le aziende agricole - ha aggiunto Luciana Scagnetto - hanno consentito di dar vita all’esperienza di queste fattorie sociali, realizzate sia nell’ottica della differenziazione del servizio offerto da aziende agricole già esistenti, sia come esito del lavoro in agricoltura promosso dalle cooperative sociali».
«Pur nelle diverse tipologie - ha spiegato - l’obiettivo comune è quello di creare reti sociali entro le quali soggetti deboli possano trovare una risposta ai bisogni di inserimento socio–lavorativo e di autonomia».
L’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia ha destinato all’Azienda sanitaria della Bassa friulana già nel 2010 dei finanziamenti per la sperimentazione delle fattorie sociali. Così, dopo quella di “Molin Novacco” è sorta anche quella di “Volpares” a Palazzolo dello Stella.
I soggetti con difficoltà possono, dunque, davvero trovare non solo la possibilità di occupazione, ma anche di socializzazione in queste fattorie sociali dove operano anche parecchi volontari.
Gli interventi previsti ed effettuati nella fattoria “Molin Novacco” sono orientati alla qualificazione delle aree destinate alle attività di lavoro e di commercializzazione dei prodotti, all’organizzazione di eventi e manifestazioni per promuovere la fattoria stessa come luogo di lavoro, di relazione, di attività didattiche, formative e culturali a vantaggio dei soggetti più deboli.
«Tutte le occasioni d’incontro - ha detto ancora la dottoressa Scagnetto - unite ai clienti che mediamente frequentano lo spaccio aziendale e alle persone che visitano anche in modo sporadico l’azienda, ma anche i pescatori sportivi che sia portano al laghetto, testimoniano l’intenso lavoro svolto per “aprire” Novacco alla comunità ed al territorio circostante».
Per quanto concerne invece la fattoria “Volpares”, di più recente realizzazione su terreni di proprietà dell’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia, l’operatività è stata affidata al Consorzio do cooperative sociali “Il Mosaico” e a supporto delle attività vi è “Ersagricola”.
Anche in questa fattoria sociale l’attività è davvero intensa ed attualmente accoglie sette persone svantaggiate.
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