Fattoria “fai da te” a Basovizza, il successo dei gemelli Jacopo e Irina

Due fratelli gemelli, una grande passione per i cavalli e tanta voglia di coronare un sogno coltivato da anni, nonostante numerose difficoltà, ostacoli burocratici e tanta, tanta fatica, per avviare...

Due fratelli gemelli, una grande passione per i cavalli e tanta voglia di coronare un sogno coltivato da anni, nonostante numerose difficoltà, ostacoli burocratici e tanta, tanta fatica, per avviare un’attività a Trieste, senza doversi spostare altrove, all’estero. Irina e Jacopo Carboni, classe 1989, quell’obiettivo l'hanno raggiunto dopo mesi di incessante lavoro e hanno aperto a Basovizza “Wild Souls Farm”, un’oasi verde dove si occupano di camp estivi, passeggiate a cavallo, equi-turismo, allevamento e addestramento.

Il centro attrezzato l'hanno costruito tutto con le loro mani, dedicando ogni minuto del loro tempo al progetto. Lunghe giornate che iniziano presto per i due ragazzi, impegnati molto spesso all’alba, prima di raggiungere il maneggio, anche nella pescheria di famiglia. «L'amore per i cavalli nasce da ragazzini e ci lega molto – racconta Jacopo –, da anni volevamo realizzare un centro così, dove costruire in futuro anche la nostra casa, ma non è stato semplice. Abbiamo entrambi una buona preparazione alle spalle, ci mancava un sito adeguato per iniziare la nostra attività. Per un periodo abbiamo pensato di lasciare Trieste, in molti Paesi non esistono lungaggini come in Italia, in aggiunta ai costi elevati. Ma abbiamo deciso di restare e investire nella nostra città. Non è stato facile trovare il terreno, avere tutti i permessi e le concessioni, senza dimenticare la fatica fisica. Lo spazio è stato inaugurato a inizio estate, prima abbiamo trascorso mesi senza muoverci da qui mai, con tutte le condizioni atmosferiche. Ci siamo trovati a costruire staccionate anche con la neve, con il termometro sottozero, pur di finire in tempo per la bella stagione. Ora siamo soddisfatti».

Jacopo mostra con orgoglio tutte le struttureo. «Ho studiato le posizioni migliori per i recinti, la loro collocazione, i rifugi per i cavalli, le aree dove ospitare corsi e lezioni. Ogni giorno arrivano idee nuove». Intanto Irina accoglie una famiglia in visita, mostrando anche i due simpatici asinelli, Jole e Albert, che scorrazzano in un prato con tanto di casetta a loro riservata.

«Al primo posto c’è sicuramente la cura per gli animali – sottolinea Irina – nel gruppo di cavalli che corrono liberi nell’area più ampia c'è anche uno splendido esemplare che abbiamo seguito con grande amore, vittima delle violenze del suo proprietario. Non si lasciava avvicinare da nessuno, abbiamo messo in campo tutto l’affetto e l’attenzione possibili e qui ha ritrovato sicurezza e la fiducia nell'uomo».

Anche la sorella di Jacopo e Irina, Shaula, lavora nel settore, ma in California, dove si occupa di addestramento e rieducazione. Una famiglia tutta a cavallo, che molti appassionati del settore, in aggiunta a tanti turisti, hanno incontrato e conosciuto in estate. «Ringraziamo i nostri genitori, che ci aiutano, ci sostengono e sono stati fondamentali nel nostro percorso di vita e lavoro – concludono – e speriamo che questo progetto possa ulteriormente migliorare e la fattoria diventi un punto di riferimento sul territorio».

Micol Brusaferro

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