Fase 2, Fedriga: "Il governo dia le norme quadro, ma le Regioni possano decidere"

Il governatore Fvg: "E' necessario garantire lavoro ed economia. Se lasciamo indietro uno di questi due filoni rischiamo o di far saltare il sistema sanitario o di far saltare il sistema economico e trovarci con nuove povertà difficilmente recuperabili"

«Tutte le Regioni di centro destra hanno deciso di inviare al Governo una proposta seria e costruttiva per organizzare la fase 2 che deve basarsi su due regole fondamentali: il Governo dia le norme quadro, ma facciamo sì che chi quelle disposizioni le rispetta possa riaprire». Lo afferma il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, motivando le ragioni del documento che i governatori di centrodestra hanno inviato al Governo.

Per disposizioni quadro, ha chiarito Fedriga in un video, si intende ad esempio «stabilire quali sono le distanze di sicurezza, i dispositivi di protezione da utilizzare, il numero di accessi massimo all'interno degli edifici, qualsiasi disposizione ritengano utile.

Facciano gli accordi con le diverse categorie, ma è necessario ripartire». Secondo Fedriga, all'interno di queste norme «bisogna dare alle singole Regioni, rispetto alle peculiarità dei territori e ai contagi che ci sono, la possibilità di scegliere se chiudere di più o aprire di più, all'interno di un coordinamento nazionale».

«Questa - ha concluso - è la risposta avanzata da tutte le Regioni di centrodestra che rispetta leali rapporti di collaborazione tra Stato e Regioni e vuole tutelare la salute di tutti, ma al contempo garantire lavoro ed economia. Se lasciamo indietro uno di questi due filoni rischiamo o di far saltare il sistema sanitario o di far saltare il sistema economico e trovarci con nuove povertà difficilmente recuperabili»

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