Fantozzi Day, Villaggio sempre più lontano

L’organizzazione sostiene di non essere riuscita a trovare un teatro adeguato per lo show

Ma che fine ha fatto il Fantozzi Day? Paolo Villaggio sì, Paolo Villaggio no? Il dilemma è andato avanti per quasi tutta la giornata, situazione tragicomica come i suoi film se non fosse per le persone (quasi 400) che hanno acquistato il biglietto.

L’organizzazione è propensa a far slittare al 14 febbraio lo show dell’attore nell’ambito di un Fantozzi Day che finora non ha mantenuto le aspettative iniziali. Probabilmente non si farà mai. La prima giornata era stata salvata da Rai3 e dall’inviato di “Che tempo che fa” Fabio Volo, un siparietto divertente.

Al di là dell’evento televisivo non c’era nulla. Nè la partita scapoli-ammogliati nè la mitica Coppa Cobram che poi si è svolta domenica scorsa con solo una dozzina di partecipanti e quindi un fiasco totale. Il campo del Ponziana doveva essere il quartier generale del Fantozzi Day ma è stato presto abbandonato, vi si allena il Campanelle.

Torniamo allo spettacolo che doveva essere in cartellone domani. Fino a pochi giorni fa la presenza di Paolo Villaggio non era in discussione. Ieri è stato deciso l’ennesimo rinvio d’intesa con il manager dell’attore. Ma di rinvio in rinvio non si va lontano.

Lo show è stato nuovamente spostato perchè non c’era una location adeguata, una volta appurato, con discreto ritardo, che il teatro La Contrada era impegnato da tempo da Pirandello. Bastava leggere il cartellone. Gli organizzatori allora hanno provato a chiedere il palasport di Chiarbola al sindaco Cosolini ma i costi sono elevati e si sono subito ritirati, anche perchè per allestire uno show in un impianto sportivo bisogna mettere in moto la macchina burocratica che poi garantisce la presenza di personale del Comune, polizia per l’ordine pubblico e vigili del fuoco. Troppo complicato.

«Abbiamo provato anche con la sala dell’Hotel Savoia...», dicono gli organizzatori. Ma quello del contenitore è il primo problema che bisognava risolvere.

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