Fanno i nudisti in laguna ma arrivano i carabinieri
Tre giovani giunti dalla Repubblica Ceca per trascorre qualche giorno di vacanza volevano fare i nudisti in un isolotto della laguna di Grado. Una vacanza “naturalista” che però a Grado è vietata. Quando sono stati rintracciati dai carabinieri i tre erano già saliti sul loro piccolo gommone con qualcosa addosso e pertanto i militari non hanno potuto denunciarli. Si stavano dirigendo verso altre zone della laguna, quasi certamente alla ricerca di un altro isolotto dove poter fermarsi. Non sono stati denunciati per aver invaso un’isola privata, dove hanno pure fatto un vero e proprio picnic con cibo e bibite che si erano portati appresso, in quanto non c’era alcuna scritta “proprietà privata”. Senza questo cartello un turista, specie se straniero, non può essere colpevolizzato. E’ come se lungo una spiaggia libera o sulle sponde di un fiume, qualcuno si mette a prendere il sole: se non ci sono divieti è possibile farlo. I tre giovani sono in ogni caso finiti nella caserma dei carabinieri di Grado per l’identificazione poiché al momento del fermo non avevano addosso alcun documento. E’ accaduto l’altro ieri pomeriggio sull’isola di San Piero. I tre stavano tranquillamente “campeggiando”, mangiando e prendendo il sole in costume adamitico. Il proprietario dell’isola, l’architetto Aldo Pavoni di Latisana, quello che ha progettato anche l’outlet di Aiello-Palmanova, messo al corrente di questa presenza da una coppia di persone che era stata autorizzata a recarsi nell’isola, ha avvisato un amico di Grado, Silvano Dovier (Bigari) che è l’astatore del mercato ittico. Questi ha preso la sua barca e si è recato immediatamente nell’isola dove ha trovato i tre. «Due erano sui 25 anni e uno più maturo, sui 45 anni – dice Dovier –; li ho trovati completamente nudi. Uno di loro al mio arrivo si è messo il costume. A questi ho cercato di spiegare che si trovavano su una proprietà privata ma non c’è stato verso di farli andar via subito. Con tutta calma, appena dopo una mezzoretta se ne sono andati». «Non li conoscevo e fra le posate che stavano utilizzando per mangiare c’erano anche dei coltelli. Uno un po’ più grande degli altri. Non si sa mai; mi sono tenuto alla larga facendo finta di fare qualche lavoretto, fintanto che se ne sono andati. Nel frattempo ho anche avvisato i carabinieri».
L’isola è vicina a Grado, nei pressi del Banco d’Orio dove inizialmente quando il lido sabbioso era poco affollato gli amanti della tintarella integrale non mancavano di certo. Visto che al Banco d’Orio oggi è decisamente più difficile stare in pace, evidentemente i cittadini della Repubblica Ceca hanno scelto l’alternativa. All’isola di San Piero, nella zona dove sono stati trovati i ragazzi, son o stati scoperti pure i resti di un paio di bunker della seconda guerra mondiale. A poca distanza vi sono altri casoni che sono sorti nei pressi della zona dove un tempo c’era la Chiesa di San Pietro d’Orio. Certo è che questa vicenda obbligherà ora tutti i proprietari e concessionari di mote e casoni della laguna a mettere in bella evidenza le scritte “Proprietà privata”.
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