«Fania attacca per dimostrare di esistere»
TRIESTE. Le critiche di Giuseppe Fania non hanno lasciato indifferente Debora Serracchiani. La presidente della Regione non digerisce la “delusione” sul suo operato del segretario regionale della Cisl: «Duole constatare ancora una volta che vi sono vertici sindacali che hanno bisogno di attaccare me per dimostrare di esistere. E poco importa se l’attacco è rivolto a me direttamente o se l’obiettivo finale è il presidente del Consiglio», è la secca replica della governatrice, che poi risponde, punto su punto, alle perplessità sollevate da Fania. «Stupisce soprattutto l’approssimazione con cui sono affrontati argomenti di rango strategico, che richiederebbero almeno la cognizione delle cifre», contrattacca Serracchiani.
Primo punto, le infrastrutture: «Chi ne rimarca l’importanza dovrebbe almeno sapere che in un anno e mezzo dal governo nazionale sono stati ottenuti complessivamente 330 milioni di euro, in cui rientrano i 160 milioni per la terza corsia, i 140 milioni per le ferrovie e i 30 milioni per l’edilizia scolastica. Non sono piovuti dal cielo, ma sono il risultato del lavoro di questa giunta, che evidentemente pesa a Roma più di quanto non appaia a una parte del sindacato regionale». C'è poi la «sorpresa per lo scarso rilievo attribuito alla riforma sanitaria, la più importante per i cittadini dopo anni di riconosciuto immobilismo. Così come sembra “non pervenuta” l’opera di riordino effettuato sulle partecipate, da Friulia a Mediocredito, da Finest a Informest».
Serracchiani non incassa senza replicare nemmeno i rilievi sulle politiche per il lavoro: «Meravigliano le critiche levate alla gestione della crisi Electrolux, per la quale proprio ieri ho incontrato il ministro Poletti, che con tutte le note difficoltà ha visto la Regione mettere in campo idee, risorse fresche e sinergie. Il progetto “Rilancimpresa FVG” non è un’operazione di tamponamento, come si vorrebbe indurre a credere, ma un piano a medio termine per rendere competitivo il territorio». E, più in generale, «mancano il bersaglio le critiche alle azioni sul lavoro, in particolare alla Garanzia Giovani, che in Regione non è affatto un flop, dato che assieme al progetto occupabilità ha visto 11902 adesioni e 7459 soggetti convocati. Strano che il segretario regionale della Cisl non ne sia informato».
La presidente non accetta che la riforma sugli enti locali venga tacciata come frettoloso: «Quella che ci spinge a riformare gli Enti locali non è fretta, è oggettiva urgenza di far ripartire un territorio, reso più efficiente e meno appesantito anche dal punto di vista dell’articolazione istituzionale. E con la riforma degli Enti Locali dovremo mettere mano al comparto unico, che pone problemi di sostenibilità nei costi: mi auguro che i sindacati accettino la sfida di metterlo in discussione». Serracchiani non nasconde le difficoltà del momento e, dopo le repliche, porge la mano per chiudere qui ogni polemica: «Non sto dicendo che la situazione è facile e i problemi risolti. Al contrario, abbiamo ancora moltissimo da fare, ma vorrei sia chiaro che c’è una differenza tra i fatti e le opinioni personali. Spero perciò che da qui in avanti si possa recuperare una sintonia e, ciascuno nel suo ruolo, lavorare al bene comune».
Chi invece plaude alle dichiarazioni di Fania è la deputata di Forza Italia, Sandra Savino: «Quelle del segretario regionale Cisl sono state parole coraggiose, che distinguono il suo sindacato da altri che invece interpretano il proprio ruolo alla pari di un partito politico. Mi auguro che i vertici della giunta regionale non facciano spallucce di fronte ai rilievi di Fania, in particolare su tutta la parte afferente al lavoro: materia sulla quale la Serracchiani ha dimostrato un'assenza disarmante di idee e di azioni concrete per riavviare un mercato che presenta un pesante deficit occupazionale, soprattutto per i giovani».
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