Family card, arriva lo sconto sulle bollette

Reddito di cittadinanza: limite a 5000 euro, prevista la firma di un contratto
TRIESTE Tre fasce di reddito per la carta famiglia, un solo tetto per il reddito di cittadinanza. I regolamenti delle due misure più attese del welfare in Friuli Venezia Giulia sono pronti per essere adottati in giunta, venerdì prossimo, su proposta dell’assessore Ezio Beltrame. Le regole, almeno quelle fondamentali, sono definite: mirano, secondo gli intendimenti di Intesa democratica, a risolvere le situazioni di difficoltà dei nuclei familiari. Le risorse a disposizione sono sostanzialmente quelle note – 22 milioni di euro per il reddito base, 2,5 milioni per la carta famiglia – anche se, ultima novità, la manovra estiva consegnerà altri 300 mila euro (100 mila all’anno per tre anni) alla legge sulla famiglia.


CONVENZIONI
Questa ulteriore posta servirà infatti alla Regione per attivare le convenzioni con le multiutility e rendere possibile la prima concreta applicazione della carta famiglia, quella che contribuirà a ridurre le tariffe base – luce, acqua, gas e trasporti – a favore delle famiglie che rientreranno nelle tre fasce individuate dal regolamento. La prima, quella ad alta intensità, riguarderà i nuclei familiari con un reddito Isee (l’indicatore di situazione economica equivalente) inferiore ai 20 mila euro, con costi tagliati in bolletta dal 50 al 100%.


GENITORIALITA’
Le altre due fasce sono quelle a media (Isee tra i 20 e i 35 mila euro, tariffe a carico della Regione dal 20 al 50%) e a bassa intensità (Isee oltre i 35 mila euro, sconti dal 10 al 19%), con riduzioni graduate a seconda del numero dei figli. A questo proposito Cristiano Degano, capogruppo della Margherita in Consiglio regionale, segnala un’altra opzione, quella che vedrebbe le famiglie con quattro o più figli inserite comunque all’interno dalla fascia ad alta intensità: «E’ un’ipotesi allo studio che mi pare essere una buona idea dato che coinvolgerebbe, purtroppo in questo caso, solo una minima parte della popolazione. Sarebbe anzi il miglior modo per rendere la misura universalistica, un premio alla genitorialità».


ITER
Il regolamento, come previsto, riguarda anche la riduzione di Ici e Tarsu, materia che però interessa i Comuni prima che la Regione e verrà meglio definita nel successivo processo di concertazione. Dopo l’adozione del provvedimento in giunta, infatti, il regolamento (pure quello del reddito di cittadinanza) approderà alla conferenza socio-sanitaria di Codroipo, verrà esaminata dalla parti sociali e dalla consulta per la famiglia, finirà in commissione consiliare. «Innanzi tutto – spiega Degano – ci concentriamo sull’abbattimento delle tariffe che attualmente sono congegnate in modo da penalizzare chi consuma di più e quindi le famiglie più numerose. Dopo di che – aggiunge –, seguendo il modello del Trentino Alto Adige, penseremo ad altri interventi per i nuclei familiari: dagli sconti in pizzeria alle convenzioni con le associazioni di categoria, commercianti in primis».


REDDITO DI BASE
Quanto al reddito di cittadinanza, la bozza di regolamento non prevede particolari alchimie. Nella fase sperimentale a usufruire del beneficio (che sarà cumulabile con altre provvidenze) saranno i nuclei familiari con un reddito inferiore a 5 mila euro annui. L’assegno percepito coprirà la differenza tra l’Isee familiare e appunto il tetto dei 5 mila euro. «Il provvedimento – spiega il diessino Nevio Alzetta, presidente della terza commissione – senza avere nulla di demagogico, si confermerà essere uno strumento di inclusione sociale a favore dei nuclei familiari in difficoltà momentanea. Con il capofamiglia, punto di riferimento del progetto, si firmerà un contratto che prevede diritti e doveri». In sostanza il beneficiario avrà il diritto di essere aiutato ma anche il dovere di ritornare in una posizione attiva.


RISORSE
Questione risorse. Per il reddito di cittadinanza, come noto già da tempo, ci saranno a disposizione gli 11 milioni del 2006 e gli altri 11 del 2007. Sul capitolo famiglia, invece, ci sono 2,8 milioni. «Il percorso avviato fa ipotizzare che lo strumento della carta famiglia diventerà operativo a ottobre – spiega Degano – ed è dunque presumibile che quella cifra possa bastare per i tre mesi che ci separeranno dalla fine dell’anno». Per il 2008, inevitabile, serviranno più soldi. «Più o meno – anticipa il capogruppo della Margherita – una decina di milioni».

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