Famiglia distrutta sull'Adriatica, gli amici hanno visto tutto
Testimoni altri triestini con i quali i Radin erano partiti. Gita in bilico fino all’ultimo

TRIESTE.
Fino all’ultimo sembravano sul punto di rinunciare alla gita a Mirabilandia. Qualche giorno prima di partire per la Romagna, nell’appartamento in piazza Foraggi in cui vivevano con la figlioletta Elisa, Paolo Radin e Cristina Mattiassi avevano dovuto fare i conti infatti con uno spandimento. Una banale seccatura domestica, che aveva quasi convinto la coppia a rimandare il viaggio e ad annullare la prenotazione in albergo.
All’ultimo momento, però, il guasto era stato riparato e Paolo e Cristina, per non deludere la bimba entusiasta all’idea di salire sulle giostre di Mirabilandia, si erano decisi a partire ugualmente per la breve vacanza.
Quella vacanza tra l'altro l’avevano progettata assieme a un’altra coppia di amici, anche loro di Trieste, genitori di una bambina più o meno della stessa età di Elisa. Amici che, probabilmente, mercoledì scorso viaggiavano sulla statale Adriatica dietro alla Honda Jazz della famiglia Radin, e hanno quindi assistito alla tragedia costata la vita a Paolo, Cristina ed Elisa. Dalla coppia di amici, già rientrati a Trieste, potrebbero arrivare quindi testimonianze preziose sulla dinamica dello schianto, in grado di accertare le eventuali responsabilità del conducente della Fiat Punto, sospettato dai carabinieri di Alfonsine di aver sorpassato in modo azzardato l’Honda Jazz.
Il breve soggiorno in Romagna, comunque, era solo un assaggio delle vacanze vere e proprie che i genitori avevano progettato per la piccola Elisa. Il programma, già definito da tempo, prevedeva anche una crociera lungo le coste del Mediterraneo e, più avanti, qualche giorno di mare a Grado. Località in cui la famiglia prendeva ogni anno una casa in affitto assieme ai nonni paterni Luciana ed Egidio. Proprio nonno Egidio, per fare una sorpresa al figlio e alla sua famiglia, aveva approfittato di questi giorni di loro assenza per riparare una porta malfunzionante.
«È sempre stato molto premuroso con Paolo - racconta la cugina Federica -, così come con la nipotina. Il nonno passava molto tempo con lei e con Lorenza, la bambina di 10 anni figlia della sorella di Paolo, Fabiana».
I parenti di Paolo, come il papà e il fratello di Cristina, Aldo e Stefano Mattiassi, dovranno attendere ancora qualche giorno per dare l’ultimo, straziante saluto ai loro cari. Al momento, infatti, non sono state ancora fissate né la data del rientro in città delle salme né quella dei loro funerali.
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