FameLab a Trieste, Diego vince il talent della scienza

Il biologo Ogs Panzeri ha vinto la fase triestina di “FameLab” davanti

all’astrofisico Sissa Gandolfi: i due parteciperanno alle finali nazionali

Giulia Basso
I primi due classificati
I primi due classificati

TRIESTE Ha conquistato la giuria raccontando ciò che, una volta almeno, è successo a tutti noi: arrivare davanti al bancomat e scordare il pin della propria carta. Le amnesie, il valore dei ricordi, il nostro esistere nel presente con tutto il portato del passato della nostra vita, e anche di quelle di altri, sono stati i temi al centro di “Matrioske neurali”, il mini-spettacolo con cui Diego Panzeri, biologo ambientale dell’Ogs, ha guadagnato la vittoria dell’edizione locale 2022 di “FameLab”, il talent show della comunicazione scientifica, che si è svolto a Trieste per il decimo anno consecutivo.

Al secondo posto si è piazzato Giovanni Gandolfi, astrofisico della Sissa, che ha incuriosito i presenti con la sua storia dedicata alla cometa di Halley e a quel maggio del 1910 in cui si era temuto che il suo passaggio ravvicinato alla Terra avrebbe potuto distruggere il genere umano. Sul terzo gradino del podio è salita invece Eleonora Vania, medico e ricercatrice dell’Università di Udine, con il suo “Film horror”, in cui ha raccontato le nuove frontiere della ricerca nella lotta contro i batteri che nuocciono all’uomo.

Premio speciale del pubblico, infine, per Nicoletta Braidotti, del Cnr-Iom, che ha spiegato come in fondo noi umani siamo il materiale più complesso e meraviglioso che esista al mondo. Anche quest’anno “FameLab”, ospitato nella Sala Luttazzi del Magazzino 26, ha offerto dunque al pubblico presente - in particolare studenti delle scuole superiori triestine Deledda, Volta e Galilei - uno spettacolo accattivante e rigoroso. Tantissimi sono stati i temi toccati dai 13 concorrenti in gara, giovani ricercatori appartenenti agli enti di formazione e di ricerca del territorio: dalla fisica nucleare all’immunologia, dai cambiamenti climatici alle neuroscienze, dalla scienza dei dati alle malattie infettive e tropicali.

Come da formula consueta, i concorrenti saliti sul palco hanno avuto tre minuti per il loro intervento, con la possibilità di corredarlo con grafici o video e di arricchire la propria presenza scenica con oggetti e travestimenti. Quest’anno la giuria era composta da Nicola Bressi, del Civico museo di Storia naturale, Marina Comelli, dell’Università di Udine, Riccardo Cucini, del Cnr-Iom, e Francesca Tosoni, dell’Università di Trieste.

Nel corso della mattinata lo show, presentato da Donato Ramani della Sissa, è stato impreziosito da un’intervista a Domenica Bueti, professoressa associata di Neuroscienze cognitive alla Sissa, che ha spiegato come funziona la percezione del tempo, un elemento fondamentale per “FameLab”, la cui sfida principale è proprio quella di concentrare una presentazione in soli tre minuti. C’è stato anche un intermezzo cinematografico curato dal Trieste Science+Fiction Festival, con la proiezione di due cortometraggi dedicati a visioni distopiche del futuro e del rapporto con le tecnologie e tra generazioni.

La manifestazione, organizzata dall’Immaginario scientifico, dalle tre università Fvg, dal Cnr-Iom e dal Comune, garantisce ai primi due classificati l’accesso alla finale nazionale del talent della scienza, in agenda a settembre durante la Notte dei ricercatori

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