Falsa partenza al liceo Slataper Didattica da casa per tre classi
GORIZIA La scuola non è neanche iniziata ma sono già diverse le piccole e grandi criticità che si riscontrano a causa delle normative anti-Covid19. Aspettando il primo giorno di scuola c’è chi al liceo Slataper di Gorizia domani non sentirà suonare la campanella. Emerge una circolare, infatti, firmata dalla dirigente del polo liceale Anna Russo, nella quale oltre a dare le disposizioni sull’ingresso delle lezioni, fissate dalle 8.25 alle 12.04, indica come tre classi non svolgeranno le lezioni nella sede ma dovranno farlo da casa. In che modo bisogna ancora definirlo.
Precisamente nella circolare sul primo giorno di scuola si legge “a causa dei lavori di sgombero/trasloco e di edilizia in corso presso la sede dei licei Slataper le classi 3BL, 4BL e 4ASU svolgeranno le attività didattiche a distanza”. Insomma, gli studenti di quelle tre classi dovranno, se la situazione non rientrerà, utilizzare i computer come durante la chiusura delle scuole a causa della pandemia; rispetto agli altri “colleghi” che, per le classi prime, sono invece domani convocati alle 8.40, entrata da via Rismondo, nel parcheggio interno della sede e chiamati per appello nominale nonché accompagnati nelle rispettive classi dagli insegnanti della prima ora. Il tutto sempre con distanza interpersonale di un metro e indossando la mascherina chirurgica. Le classi seconde, terze, quarte e quinte invece entreranno scaglionate dalle 8.20 nella sede di via Diaz.
La decisione di “lasciare a casa” gli studenti delle classi 3BL, 4BL e 4ASU, però, ha allarmato le famiglie per, a quanto pare, un improvviso caso di didattica a distanza dell’istituto. «Le famiglie sono state avvertite dalla scuola venerdì scorso con una circolare dove si spiega che, a causa di alcuni lavori edilizi, di sgombero e di trasloco, tre classi dell’istituto dovranno svolgere le lezioni con la didattica a distanza a partire da martedì. Saranno quindi tutti “in presenza” tranne queste tre classi. Noi capiamo la situazione generale di disagio, sicuramente difficile da gestire, però troviamo anche vergognoso essere avvisati con così poco preavviso», fanno sapere alcuni genitori degli alunni interessati, entrando poi nel vivo dei problemi che, in questi casi, colpiscono le famiglie. «Dobbiamo organizzarci con il lavoro ma ci sono anche altri aspetti. Quasi tutta una classe viene da fuori Gorizia, quindi i genitori hanno già pagato gli abbonamenti per il trasporto. Il disagio è comunque soprattutto per i ragazzi che speravano di rivedersi dopo tanti mesi. Volevamo esprimere una sorta di protesta, una lamentela generale», fa sapere un gruppo di genitori.
Pur comprendendo che la situazione non è facile per nessuno, è la tempistica che non è piaciuta alle classi 3BL, 4BL e $ASU perché «venire a scoprire da venerdì a martedì che le classi sono piene di macerie... Parliamo di un istituto con 600 studenti. Non si potevano trovare altre soluzioni, altri plessi o altre palestre? Non lo troviamo giusto: o tutti o nessuno. Oltretutto – aggiunge – non sappiamo nemmeno per quanto tempo questa situazione andrà avanti».
A tale proposito le famiglie scriveranno una mail alla dirigente del polo liceale e si dicono pronti a organizzare una piccola protesta per domani. C’è chi pensa di presentarsi fuori dall’istituto con dei cartelloni coinvolgendo anche i figli per dimostrare ai loro coetani «che sono presenti e hanno voglia di rientrare a scuola». Insomma, le famiglie degli “esclusi” vogliono attirare l’attenzione, «così si smuovono gli animi e magari qualcosa si ottiene». Una sorta di protesta non silenziosa ma rispettando il distanziamento sociale... —
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