Falcone e Borsellino nel maxi-murales a Monfalcone. La grana copyright sulla foto dei giudici

I legali dell’autore del celebre scatto che ritrae i magistrati: «Pronti a fare causa». Il sindaco: «Tutto sarà autorizzato»
Un disegno tratto dalla celebre fotografia di Falcone e Borsellino scattata da Tony Gentile
Un disegno tratto dalla celebre fotografia di Falcone e Borsellino scattata da Tony Gentile

MURALES Il murales affidato dall’amministrazione comunale alle pennellate esperte dell’artista Nicholas Perra, a riprodurre la celebre immagine in bianco e nero dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, opera dello “scatto” del fotoreporter siciliano Tony Gentile, è frutto di un atto di indirizzo della giunta di Monfalcone, al fine di recuperare appieno il valore storico della piazza intitolata ai due grandi magistrati. Un progetto pertanto che seguirà le relative procedure tecnico amministrative prima di vedere all’opera Perra.

In piazza Falcone Borsellino murales dedicato ai magistrati


Tutto è in fieri, insomma. Intanto l’avvocato Massimo Stefanutti, del Foro di Venezia, racconta la sua battaglia legata al riconoscimento del diritto d’autore da parte del professionista palermitano. Che in sintesi si traduce: l’immagine in bianco e nero diventata un simbolo riconosciuto ovunque, richiede il necessario consenso all’utilizzo, in qualunque forma, diretta o derivata. Diversamente, «Gentile potrebbe darmi incarico di procedere con le vie legali».

La realizzazione del murales parte integrante della riqualificazione della piazza dedicata a Falcone e Borsellino, rimasti vittime delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, è stata recentemente deliberata dalla giunta monfalconese.

E nel caso specifico non potrà che essere “dovuto” il rivolgersi al fotoreporter siciliano al fine di richiedere il “placet” all’utilizzo della propria immagine, un’icona della giustizia, della legalità e della speranza. Istanza, propedeutica alla realizzazione del murales, sia da parte dell’amministrazione cittadina, sia dell’artista che trasformerà la foto nel murales di 6,08 metri di lunghezza per 2,74 di altezza.

L’avvocato Stefanutti ha osservato: «Immagino che il Comune di Monfalcone richiederà il consenso a Gentile per poter utilizzare la sua fotografia, intesa in qualunque modo, anche attraverso la riproduzione. Si tratta comunque di un’opera derivata, presupponendone la relativa autorizzazione da parte dell’autore relativamente ai diritti patrimoniali e morali d’autore».

Di fronte a questa prospettiva, il sindaco Anna Maria Cisint da parte sua ha affermato: «La fase attuale è quella dell’approvazione di un atto di indirizzo. Gli aspetti autorizzatori sono insiti in un procedimento amministrativo, pertanto, quando i nostri uffici avvieranno l’iter in questione verrà eseguito quanto necessario. Andremo a richiedere il consenso del caso, sincerandoci anche dal punto di vista economico circa eventuali diritti da pagare. Qualora non ottenessimo l’autorizzazione, non lo ritengo un problema, ci sono migliaia di fotografie inerenti i due magistrati da considerare in alternativa».

Tony Gentile aveva immortalato i giudici Falcone e Borsellino dai volti sorridenti l’uno a fianco all’altro, quasi in una sorta di “abbraccio” ideale e morale nel loro strenuo impegno alla lotta contro la mafia. L’aveva scattata proprio nel 1992, mai potendo neanche solo pensare che di lì a breve i due magistrati venissero accomunati da un crudele e drammatico destino.

Una foto che ha unito i sentimenti di tutti. «Il valore intrinseco dell’immagine di Gentile – ha affermato l’avvocato Stefanutti – ha trovato il grande riconoscimento spiccando tra le innumerevoli foto che allora erano state scattate da numerosi professionisti. Gentile ha trasformato la realtà in un messaggio con un’impronta personale. Ha avuto l’intuito di capire cosa succedeva, fissando la realtà in modo eterno. È pertanto ben di più di una semplice fotografia, è una fotografia creativa».

Un distinguo per il quale è in corso a Roma un procedimento di Appello in ordine al diritto d’autore, che il legale sta portando avanti, proprio circa una pubblica diffusione dell’immagine di Gentile non autorizzata, nell’ambito della causa promossa dal fotoreporter lo scorso anno. Il primo grado s’era infatti concluso con l’assoluzione, il giudizio aveva stabilito che si trattava di una “semplice foto”.

Nel frattempo, quest’anno il legale è intervenuto su un altro fronte, attraverso la diffida a tutti i partiti italiani dall’utilizzare la foto in bianco e nero senza autorizzazione. «Vogliamo riaffermare il diritto di consenso, che rappresenta un diritto morale imprescindibile e indispensabile dell’autore».—

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo