Fabiani alla guida della Società di Minerva

L’ex direttrice del museo storico del castello di Miramare eletta al vertice dell’associazione culturale 
Silvano Trieste 28/09/2010 Castello di Miramare, Conferenza Stampa, Rossella Fabiani
Silvano Trieste 28/09/2010 Castello di Miramare, Conferenza Stampa, Rossella Fabiani

È Rossella Fabiani a raccogliere l’eredità di Gino Pavan al vertice della Società di Minerva, il più antico sodalizio culturale di Trieste istituito nel 1810 da Domenico Rossetti. Fabiani è stata eletta all’unanimità dall’assemblea dei soci.

Storica dell’arte alla Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici della nostra Regione, Fabiani ha progettato e diretto lavori di restauro alle opere mobili danneggiate dal terremoto del 1976 in Friuli. Ha diretto il museo storico del castello di Miramare dagli anni’80 al 2016 e attualmente opera nel Polo museale del Friuli Venezia Giulia. Ha insegnato storia del restauro all’Università di Udine. Ampia la sua produzione di saggi dedicati al neoclassico e al castello di Miramare, di studi sull’architettura e sul giardino nell’Ottocento, oltreché sulla storia della conservazione a Trieste e in Friuli. Ha ideato e realizzato esposizioni di arte moderna in Italia e all’estero. È stata tra i curatori delle mostre “Il Liberty e la rivoluzione delle arti” e “Massimiliano e l’esotismo. Arte orientale nel castello di Miramare”, allestite nel Castello, e della esposizione “Maria Teresa e Trieste. Storia e culture della città e del suo porto” che si può ancora visitare al Magazzino delle idee.

Rossella Fabiani, ben consapevole della difficile eredità, afferma che «l’avvicendamento avviene dopo una presidenza importante e lunga che ha lasciato il segno soprattutto nel solco tra continuità e rinnovamento». E sottolinea che il suo «primo impegno sarà quello di continuare lungo la strada così sapientemente tracciata anche nel ricordo di una presidenza tanto significativa».

«La Società di Minerva – rileva Fabiani – avrà bisogno, nel rispetto di una tradizione tanto lunga quanto fattiva, di un arricchimento anzitutto quanto a mezzi di comunicazione con la diffusione delle più recenti tecniche. La pubblicazione, in particolare dell’Archeografo triestino, dovrà seguire i più moderni canoni editoriali».

Infine, «l’attività settimanale, articolata nelle conferenze da novembre a maggio, sarà impostata con costante attenzione non solo al dato storico, ma anche ad elementi artistici, archeologici e architettonici di attualità allo scopo di avvicinare i giovani studenti e studiosi e di mantenere una funzione guida di indirizzo attento, ma anche propositivo nel mondo culturale locale, conservando un livello scientifico di alto profilo, quale sino ad oggi è stato proposto».

Riconfermato il consiglio direttivo, composto dai vice presidenti Elvio Guagnini e Sergio degli Ivanissevich e dai consiglieri Gino Bandelli, Diana Barillari, Diana De Rosa, Barbara Mazza Boccazzi, Livio Vasieri.

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