Fa troppo caldo, la cabina elettrica si guasta e va a fuoco: mezza Trieste al buio
Incendio all’impianto di San Giovanni: blackout di 40 minuti nel rione. Disagi a caduta in altre zone durante la riparazione
La cabina elettrica a San Giovanni (Lasorte)
TRIESTE Mezza Trieste è rimasta al buio sabato sera. Il caldo molto elevato di questi giorni ha provocato un guasto alla cabina elettrica di via San Cilino, che ha preso fuoco mandando in blackout il quartiere di San Giovanni. Successivamente si sono verificate ulteriori interruzioni della corrente un po’ in tutta la città, come effetto collaterale dell’intervento che i tecnici di AcegasApmAmga stavano effettuando a San Giovanni proprio per ripristinare la luce nel rione.
Ecco a che cosa sono dovuti i disagi nella fornitura dell’energia elettrica che si sono registrati nella notte tra sabato e domenica. Tutto è partito appunto dalla cabina di via San Cilino, non distante da piazzale Gioberti, che ha subito un guasto riconducibile al combinato disposto di due fattori, fortemente correlati l’uno all’altro: il calore interno da un lato e quello esterno dall’altro.
Andando più nel dettaglio, va detto innanzitutto che la cabina che tradizionalmente serve San Giovanni è abitualmente esposta a un importante consumo energetico, che durante queste giornate torride e afose è aumentato fino ad arrivare al sovraccarico. Preponderante in questo senso deve essere stato l’uso massiccio di condizionatori d’aria. A ciò si aggiunge, come detto, anche un secondo aspetto. Le elevate temperature del periodo hanno contribuito a riscaldare la cabina anche in maniera diretta, agendo per così dire dall’esterno. Se sabato eravamo vicini ai 40 gradi, fanno sapere da AcegasApmAmga, all’interno della cabina ce ne saranno stati senz’altro quasi 50.
Tutto ciò ha causato il guasto dal quale poi, tra le 22.30 e le 23, è scaturito un incendio. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno prontamente domato le fiamme. Inevitabile è stato tuttavia il fatto che il rione di San Giovanni precipitasse temporaneamente nel buio, per circa 40 minuti, stando a quanto risulta. Subito dopo l’intervento dei pompieri, sono pertanto entrati in azione i tecnici della partecipata, che hanno controalimentato la cabina guasta.
Le manovre di rialimentazione hanno sì ridato corrente alla postazione di via San Cilino, ma hanno a loro volta provocato ulteriori “mini” blackout un po’ ovunque, specie nella zona Nordest della città. Si parla di interruzioni della durata dell’ordine di minuti quando non addirittura di secondi. Decine di segnalazioni e svariati post in questo senso, ad esempio, dalle vie Baiamonti, San Francesco, Giulia e Carducci e da Pendice Scoglietto. Disagi si sono riscontrati anche a Chiadino, a Rozzol, nel rione di Cologna e nel quartiere di San Luigi, che a quanto è dato sapere è rimasto al buio per una buona decina di minuti.
Si presume che al medesimo fenomeno sia dovuto pure il blackout avvenuto a Park San Giusto, che ha fatto sì che una persona rimanesse bloccata all’interno dell’ascensore, appunto, per alcuni minuti. Ieri mattina i tecnici Acegas hanno infine lavorato per sostituire la parte di cavo che si era bruciata a San Cilino. L’azienda fa sapere che attuerà, dove possibile, interventi per favorire il circolo d’aria e il rinfresco delle cabine più esposte al sole.—
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