F-16 Nato in avaria, paura a Pola

Per 45 minuti sopra la città, voleva fare un atterraggio in emergenza. Ansia sull’aereo civile in arrivo
SCHLESWIG-JAGEL, GERMANY - JUN 23, 2014: Royal Netherlands Air Force F-16 fighter jet plane during the NATO Tiger Meet at Schleswig-Jagel airbase.
SCHLESWIG-JAGEL, GERMANY - JUN 23, 2014: Royal Netherlands Air Force F-16 fighter jet plane during the NATO Tiger Meet at Schleswig-Jagel airbase.

POLA. Un vero dramma martedì sera nel cielo di Pola. Per fortuna c’è stato il lieto fine, ma dopo momenti di ansia e anche spavento vissuto dai passeggeri di un aereo civile. Da terra, a Pola appunto, ne sono state testimoni diverse persone che non sapevano spiegarsi cosa stesse accadendo. È successo che il pilota di un velivolo militare del tipo F–16 della Nato, per problemi tecnici - problemi al motore, per la precisione - aveva chiesto di procedere con un atterraggio d’emergenza sulla pista all’aeroporto istriano di Altura. Ma proprio in quello stesso momento, esattamente alle 20.05, era atteso l’arrivo di un aereo passeggeri della Croatia Airlines proveniente da Amsterdam.

«Considerata l’emergenza - racconta il direttore dello scalo Svemir Radmilo - abbiamo dirottato l’aereo passeggeri verso il Quarnero in una situazione di stand by, in attesa di avere sviluppi». Nel frattempo l’F–16 è stato affiancato in volo da un altro aereo militare della Nato, evidentemente inviato sul posto come supporto in volo.

Il passaggio dei due aerei ha iniziato intanto ad attirare l’attenzione di tanta gente da terra, a causa del rumore assordante e del volo a bassa quota che a qualcuno ha ricordato il periodo drammatico della guerra patriottica, quello in cui gli aerei dell’aviazione jugoslava intimidivano la popolazione con i loro voli radenti. Appariva comunque evidente che si stava verificando qualcosa di assolutamente fuori dal normale. Dopo avere effettuato diversi giri sopra la città di Pola, per la durata di circa 45 minuti, il pilota dell’F-16, considerata anche la buona scorta di carburante, ha deciso di non atterrare ad Altura ma di proseguire per la base di Aviano, dove poi è atterrato senza problemi.

Nel frattempo l’aereo civile era rimasto in attesa di indicazioni continuando a volare sopra il Quarnero: era stata presa in considerazione la possibilità di farlo atterrare a Veglia o a Zagabria, mentre tra i passeggeri iniziava a serpeggiare un certo nervosismo frammisto a un po’ di spavento. Finalmente la torre di controllo ha comunicato al comandante che il cielo era stato liberato da altri velivoli, per cui l’aereo è potuto atterrare alle 21.30.

«Abbiamo adottato tutte le misure previste in situazioni del genere - ha precisato il direttore dello scalo di Altura - allertando i pompieri e le autoambulanze, inviati ai lati della pista di decollo e atterraggio nell’attesa degli sviluppi della situazione. Ma per fortuna tutto è andato bene».

Ecco dunque spiegato il motivo per cui nei momenti del dramma per Pola si erano viste sfrecciare diverse autoambulanze dirette verso l’aeroporto. Qualcuno pensava che si trattasse di un grosso incidente stradale o di una disgrazia di altro tipo. Non è stato reso noto a quale aviazione della Nato appartenesse l’F–16 in difficoltà, né in quale missione fosse impegnato quando si sia trovato a fronteggiare il guasto a uno dei motori.(p.r.)
 

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