Exploit tassa di soggiorno: in sette mesi incassato più di un milione di euro
TRIESTE Tempo di bilanci per la tassa di soggiorno. Il balzello, introdotto tra le polemiche a giugno 2018, ha consentito di incassare finora un “tesoretto” di oltre un milione di euro. Una somma importante, e addirittura superiore rispetto alle stime iniziali, della quale però non si conosce ancora la destinazione.
La tassa, come noto, viene versata dai turisti per i primi cinque giorni di permanenza. L’importo va da 1,20 a 2,50 euro a seconda della categoria dell’albergo, e viene incassato materialmente dai titolari degli hotel, che poi la versano ad Esatto. L’agenzia di riscossione, infine, la versa nelle casse del Comune, a cui spetterà la decisione su come investire la somma, ds prendere naturalmente d’intesa con gli addetti ai lavori.
Da giugno a settembre 2018 sono stati incassati 703 mila euro, mentre il terzo trimestre, chiuso tecnicamente il 20 gennaio, ha raggiunto quota 321 mila portando quindi il totale sopra il milione. Una cifra, va precisato, che tiene conto solo della tassa versata dai clienti delle strutture regolari e che invece, fanno notare da Federalberghi, potrebbe invece essere ben più alta, se a richiederla fossero pure affittacamere e case vacanze “abusive” dove ogni anno soggiornano tra le 200 e le 300 mila persone.
Il trend, in ogni caso, è positivo specie se si considerano i continui progressi fatti da Trieste sul fronte turismo. Da giugno a dicembre 2018 le presenze sono state oltre 600 mila contro le 577.116 registrate nello stesso periodo del 2017, pari ad una crescita del 6%. Ecco perché si spera di superare le previsioni iniziali, che fissavano a 1,5 milioni l’incasso annuale della tassa di soggiorno, e di arrivare attorno al milione e 800 mila euro. Del resto a Lignano, dove si paga meno e le presenze sono superiori rispetto a quelle di Trieste, si sono raccolti 1.563.287,22 euro e si è deciso come spenderli e attraverso quale soggetto: PromoturismoFvg. «Nulla in contrario che si faccia lo stesso anche qui - assicura il sindaco Roberto Dipiazza che, però rimanda la decisione a un confronto con il neo assessore al Turismo Francesca Desantis e al tavolo degli attori composto, oltre che dal Comune, anche dalle associazioni di categoria e PromoTurismoFvg -. La condizione è che siano soldi spesi bene. Fosse per me, sarebbero investiti interamente in infrastrutture che restano come i parcheggi». In ballo per la gestione anche Esatto (soluzione peraltro non condivisa dagli albergatori), l’agenzia camerale Aries e PromoTrieste. —
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