Ex Opp, gatti sbranati da cani fuori controllo

L’ultimo episodio -choc il 30 dicembre davanti a una bambina di 11 anni. Sotto accusa le “adozioni”
Lasorte Trieste - Ex OPP - Ingresso Via S.Cilino
Lasorte Trieste - Ex OPP - Ingresso Via S.Cilino

E' accaduto all'interno del comprensorio ex Opp il penultimo giorno dell'anno quando un lupo di taglia media si è introdotto all'interno di una colonia felina, azzannando e squartando una delle gatte presenti sotto gli occhi increduli di alcuni testimoni, fra i quali, una bambina di 11 anni. Il lupo-killer però a quanto pare non era solo. Il suo padrone infatti dopo l’aggressione ha scavalcato il cancello e addentrandosi nella proprietà privata avrebbe tentato di sbarazzarsi del cadavere dell'animale per mezzo di un sacco nero dell'immondizia.

Il ragazzo descritto dai testimoni “dall'aspetto punk”, vestito di nero con capelli rasati ai lati e piercing, in compagnia di altre due ragazze in abbigliamento simile, viene dipinto da chi lo conosce in zona come un “arrogante” che si aggira spesso nel quartiere con il cane libero. Questo episodio però è solo l'ultimo di una lunga serie. A quanto pare l'inizio di questa strage si può ricondurre al 2005 quando hanno iniziato ad aggirarsi questi giovani dall'aspetto punk con al seguito cani Rottweiler e Pitbull che puntualmente aggredivano e uccidevano i felini. Stava ai padroni dopo fare pulizia. Si contano in media cinque sparizioni all'anno nella colonia felina. Da una ricerca effettuata dai volontari della colonia, i cani di queste persone non sarebbero stati regolarmente adottati presso i canili della città. Oggi infatti è possibile “adottare un cane via internet”.

«Si tratta di volontari indipendenti online che fanno arrivare, soprattutto dal meridione, animali a rischio soppressione attraverso una lunga staffetta di città in città in chissà quali condizioni- racconta Maria Grazia Beinat, presidente dell'associazione di volontariato per i cani “il Capofonte”- Nella maggior parte dei casi non si conosce nulla della storia di questo animale né dei suoi trascorsi e quindi la rieducazione diventa molto difficile».

Ai futuri padroni quindi viene consegnato un cane privo di chip di riconoscimento e il più delle volte tendenzialmente aggressivo. Del misterioso volontario online infine si perde ogni traccia. Un fenomeno, l'adozione dei cani online, che desta sempre maggiore preoccupazione sia per quanto riguarda il rischio che questi animali provochino lesioni ad altre bestie o a persone e sia per gli abbandoni.

Erika Zanon

Argomenti:canigattiopp

Riproduzione riservata © Il Piccolo