Ex obitorio aggredito da piante e arbusti

Prima venne abbandonato, svuotato delle sue funzioni, e dimenticato. Preda del degrado. Poi sembrava dover tornare ad essere ciò che era, al centro di un progetto di recupero. Infine non se ne fece...

Prima venne abbandonato, svuotato delle sue funzioni, e dimenticato. Preda del degrado. Poi sembrava dover tornare ad essere ciò che era, al centro di un progetto di recupero. Infine non se ne fece nulla, e oggi, proprio come accade per il grande complesso ospedaliero a cui faceva capo, è un edificio fantasma, in balia del tempo che passa inesorabile, delle intemperie che lo rovinano sempre più, della natura che si riprende i suoi spazi. E' il vecchio obitorio di Gorizia, quello di via Toscolano, in fondo al grande parcheggio - a sua volta oggi abbandonato - che un tempo serviva anche l'ex ospedale civile di via Vittorio Veneto. Oggi la struttura si riesce praticamente solo ad intravvedere alle spalle di una rete arrugginita e malconcia, con un cancello chiuso e la vegetazione cresciuta libera e selvaggia.

Piante ed arbusti hanno preso via via il posto del cemento, le vetrate sono danneggiate, ed è facile immaginare le condizioni di pareti, porte e impianti all'interno dell'edificio. Al quale però anche solo avvicinarsi è meno agevole rispetto ad un tempo, perché da qualche anno tutto il grande parcheggio di via Toscolano è stato recintato (ed i cartelli all'ingresso fanno capire chiaramente che l'accesso è riservato solo alle persone autorizzate), per essere utilizzato come deposito di mezzi e materiali in occasione dei lavori che interessano il centro cittadino. In realtà a piedi è comunque possibile passare, e pure in auto, in moto o in bicicletta, sfruttando con un minimo di attenzione un varco lasciato senza recinzione su via Toscolano. E cìè chi ne approfitta per portare a passeggio il cane o esercitarsi alla guida in vista dell'esame per la patente. Sullo sfondo resta quell'obitorio che oggi è indicato solo da alcuni cartelli, peraltro lordati dalle scritte dei writers, e che fino a non molti anni fa doveva essere invece al centro di un progetto di recupero. Sul finire del primo mandato dell'amministrazione Romoli, di fronte alla constatazione gli spazi ricavati al nuovo San Giovanni di Dio per l'obitorio e i funerali erano troppo esigui, si era pensato ad un recupero della struttura dell'ex Ospedale Civile. Erano anche stati effettuati dei sopralluoghi per capire quali fossero gli interventi necessari al ripristino dell'obitorio, ma poi il progetto si arenò, e non se ne fece più nulla. m.b.

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