Ex Era di Campo Marzio Tre milioni dalla Regione
Tre milioni in vent’anni: 150mila euro all’anno. Tra le pieghe della Finanziaria regionale 2012 c’è un regalo pluriennale per il Comune. Dal centrodestra al centrosinistra: un finanziamento per completare una delle incompiute storiche delle città. L’ex Meccanografico di Campo Marzio: un ex edificio delle Ferrovie dello Stato mai entrato in funzione, riconvertito poi a museo scientifico ma rimasto a metà. La prima Commissione consiliare integrata ha approvato a maggioranza alcuni articoli della Finanziaria regionale 2012. All’articolo 9, grazie a una modifica voluta dalla giunta Tondo, viene prevista la concessione al Comune di Trieste di contributi pluriennali, per un periodo non superiore ai vent’anni, per il completamento dei lavori edili del comprensorio dell’ex Meccanografico, già di proprietà delle Ferrovie e oggi del Comune, destinato alla realizzazione di un polo scientifico, museale e culturale.
Finita l’Era (Esposizione di ricerca avanzata) di Globo, a causa delle note vicende giudiziarie, si apre ora un nuovo capitolo per il polo di Campo Marzio. Il sindaco Roberto Cosolini, avendo destinato alla scienza l’ex Pescheria (Area di ricerca, Sissa e Immaginario scientifico), punta tutto sul Museo del Mare. Anzi su un polo del mare, visto che il Parco del Mare, il progetto della vita del presidente della Camera di commercio Antonio Paoletti, è destinato nel libro dei sogni a occupare il vicino mercato ortofrutticolo. «Sono assolutamente soddisfatto - dichiara Cosolini -. La Regione ha accolto la nostra richiesta di ridestinare i fondi originariamente previsti per il progetto Globo». Ma basteranno? «Il finanziamento - spiega il sindaco - non copre l’intero costo dell’opera, ma ci consente comunque di andare avanti. Sono tre milioni che valgono due. Sono dati come contributo ventennale per accendere un mutuo». Ma quanti soldi serviranno alla fine? «Ne serviranno altri due» spiega Cosolini. Ma chi andrà all’ex Meccanografico? «Il contributo parla di una destinazione museale scientifica. Il Museo del Mare è un museo scientifico». Avendo destinato l’ex Pescheria alla scienza non c’è altra scelta.
Soddisfatto anche il centrodestra. «Sono molto contento - dice Piero Camber (Pdl), presidente della Commissione regionale Cultura - di questo emendamento». Qui vince il campanile, più che l’appartenenza politica. «Quell’edificio lasciato a metà - aggiunge Camber - grida vendetta al cielo. È un dovere nei confronti della cittadinanza visto che l’edificio è del Comune».
La questione aperta riguarda la destinazione finale. «È per un museo scientifico - chiarisce Camber -. Sono convinto che il soggetto principale sarà l’Immaginario scientifico che deve spostarsi da Grignano». Nell’immaginario di Camber non c’è Santa Maria del Guato: «Non credo alla Pescheria. È uno spazio inadeguato per la scienza. I volumi altissimi rendono difficile qualsiasi esposizione». Il concorso di idee è sempre aperto da questi parti. (fa.do.)
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