EWol in gara con la vecchia Maxi Jena per evitare il sequestro di Morning Glory
TRIESTE. EWol, il team guidato dallo skipper capodistriano Gašper Vinčec, non sarà alla Barcolana con Morning Glory, la barca che, in mano invece a Furio Benussi, ha vinto le ultime due Barcolane. Domenica EWol gareggerà (se sceglierà di essere comunque in mare) con Maxi Jena, l’altro scafo che ha in dotazione, quello con cui lo scorso anno ha chiuso terzo e che sabato scorso ha vinto la Mrdujska Regata a Spalato. Morning Glory sarebbe tornato ieri in Italia e ormeggiato all’Hannibal Monfalcone, spogliato anche della livrea EWol.
Formalmente da parte dell’armatore “messo a disposizione” di Furio Benussi in attuazione del decreto giudiziale che vuole che lo scafo gli sia consegnato secondo quanto stabilito da un contratto triennale firmato prima della Barcolana 2017. L’armatore invece aveva per questa Barcolana charterizzato Morning Glory a un altro cliente, EWol appunto. Ma Furio Benussi domenica sarà in gara con un’altra barca, Arca-Wild Thing, anche perché è evidente che in due giorni non può certo mettere a punto Morning Glory.
È l’ennesimo clamoroso atto (ma sarà anche l’ultimo? ) di questo supergiallo in salsa velica paradossalmente tutto ambientato in casa Adriaco: soci del prestigioso circolo cittadino sono infatti sia l’amministratore della società che gestisce Morning Glory, Fausto Benussi, che lo skipper che rivendica il diritto ad averla per la Barcolana, Furio Benussi. Consoci, omonimi, ma non parenti. E presidente dell’Adriaco è Piero Fornasaro, l’avvocato di Furio Benussi...
Intanto, ieri è arrivato dagli Stati Uniti in tutta fretta il pezzo meccanico che si era rotto domenica scorsa subito prima della coppa Bernetti e i tecnici si sono messi all’opera con la barca ormeggiata sulle Rive. Per questa mattina il lavoro dovrebbe essere concluso e alle 10 è previsto un allenamento del team: «Finalmente si torna in acqua – sorride Furio Benussi –. Tutta la querelle con l’armatore di Morning Glory? Fortunatamente riesco ad assorbire bene i colpi, e poi il mio team è davvero un gruppo eccezionale».
E gli altri concorrenti? «Siamo usciti per provare le vele più leggere – spiegano da PortoPiccolo Tempus Fugit –, in particolare la grande vela di prua che ci è mancata la scorsa edizione. È stato un bel navigare e le indicazioni ricevute sono state molto utili. Siamo competitivi e siamo pronti, la nuova vela è un’arma molto importante».
Anche per il team femminile Golfo di Trieste continuano gli allenamenti: «Le previsioni per domenica – commenta la skipper Francesca Clapcich – danno poco vento, anzi pochissimo e questo sarebbe un vantaggio per noi: la barca, infatti, è molto performante in quelle condizioni. Ovviamente anche l’equipaggio è leggero, quindi teniamo le dita incrociate perché ci siano le condizioni favorevoli. Da mercoledì ci stiamo allenando per trovare il giusto assetto della barca, capire quali vele utilizzare, prendere le decisioni migliori ed essere veloci e competitive già dalla partenza. I prossimi giorni saranno fondamentali, siamo tutte molto concentrate sull’obiettivo e non vediamo l’ora che arrivi domenica per regatare».
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