Evasione fiscale nell'Isontino, Cormons ha il record di “furbetti”

Ricerca del centro studi Sintesi. Nel centro collinare i contribuenti mancanti raggiungono il 14,3 per cento. Monfalcone è la città più virtuosa. Gorizia si piazza al quinto posto

Monfalcone la più virtuosa. Cormòns la capitale dei “furbetti”. Regalano sorprese le statistiche del centro studi Sintesi che ha rielaborato per “Il Piccolo” i dati del dipartimento delle Finanze e dell’Istat.

Per la prima volta, è stata puntata la lente d’ingrandimento sui Comuni isontini con più di 2mila abitanti: sono tredici sui 25 complessivi. Gli analisti sono riusciti a misurare il grado di infedeltà fiscale, intesa come differenza fra i contribuenti Irpef potenziali e quelli effettivi.

I dati

nel dettaglio

L’indice è la misura della mancata partecipazione alla contribuzione Irpef. Sulla base dei dati forniti dal ministero delle Finanze, è stato determinato il numero effettivo dei contribuenti Irpef. Questo dato, quindi, è stato rapportato al numero di contribuenti potenziali (cioé la popolazione residente con più di quindici anni) depurato dal numero dei disoccupati e degli inattivi (casalinghe, disoccupati e studenti). Il rapporto fra contribuenti mancanti e contribuenti potenziali indica la percentuale del tasso di infedeltà fiscale.

Ebbene: i cormonesi non ci fanno una gran bella figura. L’indice di infedeltà fiscale nella cittadina collinare è del 14,3%: in pratica, su 5,587 contribuenti potenziali c’è una nutrita schiera (797 in tutto) di contribuenti mancati. A seguire c’è San Canzian d’Isonzo con il 12,3% di potenziali evasori fiscali e San Pier d’Isonzo e Romans d’Isonzo con l’11,4. Poi, c’è Gorizia-città: nel capoluogo di provincia sono 2.552 i contribuenti mancanti su 25.510 potenziali. La percentuale è del 10 per cento secco. Completamente diversa la situazione a Monfalcone, dove la percentuale di onesti (di persone cioé che non celano nulla al Fisco) è molto elevata.

All’appello, infatti, mancano 1.012 lavoratori su 18.414: in questo caso la percentuale di infedeltà fiscale scende drasticamente al 5,5%. Ecco perché i goriziani non possono andare molto orgogliosi di questo primato che cela la propensione all’evasione fiscale. Un altro dato curioso: a Monfalcone ci sono molte di più casalinghe che a Gorizia. Nella città dei cantieri sono 4.170 complessivamente contro le 3.661 del capoluogo di provincia. Il grafico in alto illustra la situazione di tutti e tredici i Comuni che vantano più di 2mila abitanti: Ronchi dei Legionari si piazza al sesto posto (10 per cento di infedeltà fiscale) mentre Gradisca spunta il 9,6%.

La piaga

del sommerso

«Nelle pieghe del sommerso - spiegano i ricercatori del Centro studi Sintesi - si celano molti soggetti che pur non presentando alcuna dichiarazione prestano attività retribuite in nero. Un bacino di invisibili che assume contorni diversi a seconda delle aree del paese, della regione e della provincia».

In tutta Italia, i contribuenti mancanti costituiscono il 20,7 per cento: in altre parole, un italiano su cinque è un probabile se non certo evasore fiscale. Otto milioni di persone non risultano dalle ultime dichiarazioni dei redditi 2012 (riferite al 2011), quasi 300mila in più rispetto all’anno prima. Dal confronto provinciale escono vincitrici molte zone del Nord Italia con Trieste, Genova e La Spezia sul podio. Sotto la soglia del 10 per cento di contribuenti “in ombra” a Bolzano, Trento, Gorizia, Venezia e Aosta.

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