Europee 2019, la carica dei 254 divisi in 20 liste. Parte l’eurosfida del Nordest

Forza Italia conferma Savino, il M5s il duo Zullo e Dal Cin. Quindici seggi in palio: ce la farà un candidato su diciassette
Cormons, 25 maggio 2014 Elezioni Europee. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
Cormons, 25 maggio 2014 Elezioni Europee. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone

TRIESTE I pezzi grossi che mancavano sono arrivati ieri, nel rispetto dei tempi, in Corte d’Appello di Venezia. Movimento 5 Stelle e Forza Italia si aggiungono all’elenco di partiti e movimenti in corsa per l’europarlamento nella circoscrizione del Nordest. Alle 11 depositate il giorno prima, si sono sommate ieri altre 9 liste, per un totale di 20 a caccia dei 15 seggi a disposizione, uno in più delle precedenti edizioni per effetto della Brexit che ha determinato la redistribuzione dei posti che spettavano al Regno Unito. Sommando i candidati, dai big capilista ai peones, si ritrovano in fila in 254. Ce la farà uno su 17.

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Dal fronte grillino non sono arrivate sorprese. Luigi Di Maio aveva promesso, e mantenuto, cinque donne “esterne” nella posizione numero uno nelle cinque circoscrizioni italiane e a guidare il M5s nel Nordest sarà la giornalista emiliana Sabrina Pignedoli.

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A seguire ci sono i due esponenti del Fvg: l’uscente Marco Zullo, che tenta il bis, e Viviana Dal Cin, penalizzata dalle regole dell’alternanza di genere dopo aver messo tutti dietro alle parlamentarie con 909 preferenze. Al quarto e al quinto posto i pentastellati schierano Alessandra Guatteri, capogruppo a Reggio Emilia, e Elena Mazzoni, candidata sindaco a Reggiolo nel 2014.



Anticipazioni confermate anche per Fi. Alle spalle di Silvio Berlusconi, e prima di Irene Pivetti, ecco di nuovo Sandra Savino, come già cinque anni fa, quando la coordinatrice regionale degli azzurri sfidò in un derby tutto triestino Roberto Dipiazza, in casacca Nuovo centrodestra. Candidatura di bandiera quella di Savino sia per la difficoltà di raccogliere voti in una regione molto meno popolosa di Veneto ed Emilia Romagna, sia per l’accordo stretto a livello nazionale con la Svp: anche in caso di conquista di un seggio, Fi lo cederebbe al partito sudtirolese, probabilmente all’uscente Herbert Dorfmann (in una lista che comprende anche l’isontina Martina Valentincic dell’Unione slovena), per consentire a un esponente della minoranza di sedere nell’europarlamento.



Savino spiega comunque di avere accettato la candidatura perché, «se l’Europa è il nostro destino, dobbiamo conquistarci uno spazio da protagonisti e non da figuranti; con Silvio Berlusconi sono certa che l’Italia tornerà a contare a Bruxelles e nel mondo. Il mio impegno sarà far sì che i circa 1.500 comuni del collegio, sindaci e amministratori non sprechino neppure un’occasione per finanziare e realizzare progetti e idee per i loro territori».

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Lega e Pd avevano già fatto tutto con 24 ore di anticipo. Dietro a Matteo Salvini i leghisti mettono in pista tra gli altri lo spilimberghese Marco Dreosto (ottavo) e la bujese Elena Lizzi (dodicesima), mentre i dem puntano come noto sull’ex ministro Carlo Calenda e, per quel che riguarda il Fvg, su Isabella De Monte, europarlamentare uscente che spera in un altro colpaccio, e sull’ex sindaco di Udine Furio Honsell, ospitato in una lista che inaugura la strategia di allargamento della nuova segreteria Zingaretti.

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Tra quelle depositate ieri anche la lista di Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni in testa e due regionali: Giulia Manzan (decima), segretaria regionale di Autonomia responsabile, candidatura conseguente all’accordo tra FdI e il movimento di Raffaele Fitto, cui è vicino il fondatore di Ar Renzo Tondo, e Luca Ciriani (quarto), senatore in carica dopo il lungo corso in Consiglio regionale.

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Altri partiti di destra verso l’Europa sono Forza Nuova, che ha il leader nazionale Roberto Fiore come capolista, e CasaPound, che apre con Simone Di Stefano, vicepresidente e responsabile della comunicazione e della propaganda del movimento neofascista, e piazza al sesto posto il responsabile triestino Francesco Clun.

Dall’altra parte ci sono invece la Sinistra, che schiera Silvia Prodi e pure due regionali come Andrea Bellavite e Iztok Furlanic, e il Partito comunista, con Marco Rizzo capolista. All’esordio è poi il Partito Pirata, ma nella scheda elettorale compaiono altre liste minori, due delle quali animaliste: al Partito animalista (capolista Cristiano Ceriello) si è aggiunto anche Ora-Rispetto per tutti gli animali (Michela Dossa).

In attesa della verifica delle trentamila firme necessarie per presentarsi nella circoscrizione sono anche i Popolari, con l’ex senatore trentino Ivo Tarolli capolista, +Europa, in abbinata con Italia in Comune del sindaco di Parma ed ex grillino Federico Pizzarotti, il Popolo della famiglia (Mirko De Carli) e quello delle Partite Iva (Manuela Malandrucco), Gilet arancioni (Antonio Pappalardo), Europa Verde, con la storica ambientalista Silvia Zamboni capolista e la triestina Tiziana Cimolino settima, e Parlamentare indipendente, lista monocandidato con Lamberto Roberti. –


 

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