Etnoblog e Tetris: vogliamo restare in Cittavecchia
Giovedì un incontro pubblico con istituzioni e cittadini sul futuro delle associazioni
di Matteo Unterweger
di Matteo Unterweger
Un tavolo di concertazione, aperto a tutti, per discutere del futuro di Etnoblog e Tetris. Dei due centri di aggregazione, rispettivamente in via Madonna del mare e in via della Rotonda, che oggi radunano migliaia di giovani in Cittavecchia e, con essi, dell’attività delle associazioni che li gestiscono.
Un confronto chiesto a gran voce proprio dalle due realtà in questione, che l’hanno direttamente organizzato per giovedì, con inizio alle 18, proprio alla sede dell’Etnoblog in via Madonna del mare 3. Lì, nello spazio che un giorno ospitava una palestra da squash e in cui, passo dopo passo, hanno avviato l’attività entrambe le realtà associative. «Vogliamo capire cosa si debba fare di questo polo aggregativo e se i centri per i giovani possano sopravvivere in questa zona della città.
Il problema sta in questo, nel non abbandonare Cittavecchia», spiega Paolo Rizzi dell’associazione Etnoblog, ricollegandosi implicitamente non solo alle lamentele manifestate nelle ultime settimane da alcuni residenti attraverso il comitato Trieste Vivibile ma anche alle sanzioni comminate, a suon di migliaia di euro, dalla polizia amministrativa.
Dai riscontri avuti, non mancherà all’assemblea pubblica qualche rappresentante di Comune e Provincia, ma dovrebbero presenziare anche alcuni consiglieri regionali e non solo. I rumours, infatti, dicono che potrebbe essere presente il deputato del Pd, Ettore Rosato.
«E speriamo rispondano al nostro invito pure le forze dell’ordine e lo stesso comitato Trieste Vivibile, con cui purtroppo non abbiamo mai avuto modo di confrontarci faccia a faccia. Sarebbe interessante capire chi sono i componenti», aggiunge ancora Rizzi. L’incontro, con tutta probabilità, registrerà un’affluenza notevole. Tante, stando a quanto riferito dagli organizzatori, le adesioni giunte anche da operatori commerciali della zona di Cavana e vicinanze. Le associazioni, dal canto loro, vogliono fare chiarezza sulle varie attività artistiche, culturali e sociali di cui sono promotrici: «Ci sembra paradossale che questa dimensione venga sminuita a livello locale, tacciandoci di essere dei semplici baretti», il pensiero comune di responsabili e soci riassunto in una nota congiunta.
«Peraltro, con la nostra presenza qui - afferma il direttore artistico del Tetris, Andrea Rodriguez - ci sono stati dei vantaggi in termini di sicurezza e rivitalizzazione del quartiere. C’è, ad esempio, un maggior numero di persone che si sposta a piedi, aspetto che per forza genera delle strade più sicure». «In cinque anni di attività, partendo dal dicembre 2004 - gli fa eco Rizzi - nei nostri centri di aggregazione non è mai successo nulla, nessun episodio negativo. Questo quadro va considerato, altro che il bisogno di ricorrere alle ronde. Inoltre, fino a qualche mese fa, nessuno aveva mai protestato. Se ora la nostra presenza è diventata d’improvviso inaccettabile, che qualcuno ce lo spieghi e si trovi assieme una soluzione».
Presumibilmente, nel corso del dibattito di giovedì, verranno illustrati i vincoli imposti dai regolamenti interni dei circoli, «molto irrigiditi nel tempo» come puntualizza Rodriguez, e i contenuti delle licenze ottenute, «condivise nella stesura con gli uffici comunali», dice Rizzi. Informazioni utili a completare il mosaico.
Per il futuro dell’Etnoblog, già nelle scorse settimane, si era fatta strada l’ipotesi di un trasferimento in pianta stabile all’ex ristorante Ausonia, da anni desolata struttura esterna adiacente all’omonimo bagno in Riva Traiana.
«La questione è in parte aperta - conferma Rizzi - e si risolverà nel giro di un paio di settimane. Se qua in Cittavecchia dovessimo continuare ad avere problemi così grossi, allora speriamo di spostarci lì. Intanto sappiamo che cureremo la direzione artistica delle serate estive dello stabilimento balneare. A proposito, stiamo trattando con il Comune per allungare la licenza oltre l’una di notte». Sulla sala Tripcovich, invece, un solo, breve accenno: «Sono discorsi separati. Io su Facebook sono fra i promotori di un’idea, ma autonomamente».
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