Estrazioni e cure canalari: ma non era un dentista

La Polizia ha sequestrato l’ambulatorio di corso Saba dove l'odontotecnico Francesco Giormani esercitava la professione abusivamente
La porta dello studio messo sotto sequestro nello stabile di corso Saba 27
La porta dello studio messo sotto sequestro nello stabile di corso Saba 27

Cure canalari, otturazioni, ponti, protesi rimovibili, estrazioni. Tutto fuorilegge. Con costi inferiori di almerno il 40 per cento rispetto a quelli previsti per le prestazioni regolari e autorizzate.
La polizia ha sequestrato uno studio dentistico abusivo. Nei guai - per esercizio abusivo della professione - è finito Francesco Giormani, 60 anni, odontotecnico. Lo studio si trova al primo piano dello stabile di Corso Saba 27. Nello stesso edificio lavorano un dentista regolare e anche un odontotecnico che non hanno nulla a che fare con Giormani.

Il blitz è stato messo a segno qualche giorno fa, ma la notizia si è saputa solamente ieri. Il sequestro preventivo dell’appartamento utilizzato come studio e delle strutture tecniche, tra cui una poltrona attrezzata, è stato disposto dal gip Guido Patriarchi su richiesta del pm Lucia Baldovin, il magistrato titolare delle indagini. A mettere i sigilli sono stati i poliziotti della squadra mobile diretti da Roberto Giacomelli.

Secondo l'accusa Francesco Giormani avrebbe esercitato la professione di dentista eseguendo interventi su svariati pazienti, senza essere in possesso nè della laurea, nè dell’abilitazione professionale. eseguendo personalmente un buon numero di interventi preparatori all'applicazione di protesi dentarie e l'installazione delle stesse. Giormani sempre secondo le indagini avrebbe inoltre curato anche alcune carie. Attività tutte riservate per legge alla competenza esclusiva del medico odontoiatra.

Dalle indagini risulta che Giormani ha eseguito infatti personalmente un buon numero di interventi preparatori all'applicazione di protesi dentarie e l’installazione delle stesse. Avrebbe inoltre curato anche alcune carie. Attività tutte riservate per legge alla competenza esclusiva del medico odontoiatra.
L’indagine che ha portato al sequestro preventivo del'ambulatorio è nata dalla segnalazione da parte di alcuni pazienti. Pazienti che, da quanto appreso, erano prima però stati individuati nell’ambito di un’altra indagine parallela in cui compare il nome di Giormani. In breve i poliziotti hanno contattato molte persone che negli ultimi mesi si sono rivolte all'ambulatorio. Sono state raggiunte e chiamate in questura. Una decina di questi testimoni avrebbero confermato di essere stati curati da Giormani che avrebbe installato e sistemato le protesi e curato le carie che avevano intaccato i loro denti.

Poi sono stati effettuati altri accertamenti che di fatto hanno confermato le dichiarazioni. Al momento sarebbero stati individuati una sessantina di clienti. Che telefonavano al dentista abusivo su un numero di un’utenza cellulare avuto con una sorta di passaparola. Infatti il nome di Giormani non compare nè sugli elenchi telefonici, nè sulle pagine web utilizzate dai professionisti.

Francesco Giormani era già finito nei guai per una vicenda simile nel mese di febbraio del 2007. Sotto sequestro da parte dei carabinieri del Nas era finito un ambulatorio in corso Italia 37. Dagli accertamenti era risultato senza autorizzazione sanitaria. Giormani - non in possesso del diploma di laurea, con la qualifica di odontotecnico, proprietario delle attrezzature - era il titolare del contratto di affitto dell'immobile.

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